La nefropatia da mezzo di contrasto in cardiologia

Eugenio Genovesi, Mattia Romanello, Raffaele De Caterina

RIASSUNTO: La somministrazione intravascolare dei mezzi di contrasto è una procedura essenziale nella diagnostica cardiovascolare per immagini, soprattutto negli interventi coronarici percutanei (PCI). Proprio a causa della diffusione di queste procedure, la nefropatia da mezzo di contrasto (CI-AKI) è diventata una delle più frequenti forme di insufficienza renale acuta, identificandosi come un problema importante e prognosticamente rilevante. La CI-AKI è mediata principalmente da meccanismi di danno ossidativo e la sua insorgenza si associa a prolungata ospedalizzazione con significative morbilità e mortalità. Un’insufficienza renale preesistente, diabete, età, scompenso cardiaco e caratteristiche legate alla procedura (PCI primaria o elettiva, tipo e quantità di mezzo di contrasto) sono i fattori di rischio più importanti per lo sviluppo di CI-AKI post-PCI.
La più efficace strategia di trattamento di questa seria complicanza rimane, al momento, la prevenzione, e diverse misure sono state per questo valutate negli ultimi anni. Allo stato attuale l’idratazione con soluzione isotonica salina rappresenta la strategia chiave nella prevenzione della CI-AKI, e l’unica posta dalle linee guida della Società Europea di Cardiologia sulla rivascolarizzazione miocardica in classe di raccomandazione I.
In questa rassegna vengono discussi l’incidenza, i fattori di rischio, i principali meccanismi patogenetici e le strategie preventive della CI-AKI.