Prefazione
Se fino a pochi anni or sono le linee guida hanno avuto lo scopo di informare il medico sulle evidenze scientifiche riportate in letteratura per indirizzarlo verso il trattamento più appropriato per specifiche patologie, oggi sono divenute strumento di riferimento corrente dal quale non si può prescindere per un adeguato inquadramento diagnostico e terapeutico, fatta salva l’autonomia decisionale del medico nella valutazione della patologia nel contesto unico che solo il singolo essere umano può rappresentare.
La fibrillazione atriale (FA) rappresenta oggi l’aritmia sostenuta di più frequente riscontro nella pratica clinica ed è responsabile del più alto impatto in termini di ospedalizzazioni, accessi ambulatoriali e costi diretti e indiretti per la sanità.
La sua prevalenza nella popolazione generale (dell’ordine dell’1% con picchi sino al 9% negli ultraottantenni) sembrerebbe essere in rapido incremento negli anni a venire, con una previsione entro l’anno 2050 di un notevole aumento dei pazienti affetti da FA negli Stati Uniti (dagli attuali 2.5-6 milioni a 6-15 milioni).
Prevenire, quindi, le sequele cliniche di tale evento morboso rappresenta oggi un dovere cui ogni cardiologo deve dedicare ogni sforzo assistenziale.
I continui progressi tecnologici in campo aritmologico: l’avvento dei nuovi farmaci antiaritmici (dronedarone e vernakalant) e anticoagulanti orali (dabigatran), il maggiore ricorso a tecniche di ablazione transcatetere della FA, l’iniziale diffondersi dell’utilizzo dei nuovi dispositivi per la chiusura dell’auricola, hanno rappresentato i principali miglioramenti delle terapie già esistenti dagli ultimi 10 anni.
Il contributo che AIAC ha voluto dare con queste nuove linee guida sulla FA è stato quello di aggiornare le precedenti linee guida del 2006, integrandole con le nuove evidenze cliniche in un documento il più possibile aderente anche alla realtà clinica italiana.
In questo senso le linee guida AIAC 2010 riprendono la schematica suddivisione in tre classi di raccomandazione ed in tre livelli di evidenza, conservando l’ulteriore ripartizione delle raccomandazioni in IIa e IIb per uniformità di confronto con le linee guida internazionali (EHRA/ESC ed HRS).
Queste linee guida sono state schematicamente incluse in differenti capitoli e sottocapitoli elaborati dai componenti della Task Force AIAC su Linee Guida della Fibrillazione Atriale ai quali i due coordinatori Antonio Raviele e Marcello Disertori hanno assegnato il compito di redigerle. Lasciatemi dire che mai avrei potuto scegliere coordinatori migliori di Antonio e Marcello che con grande impegno, solerzia, caparbia determinazione, rigorosa saggezza e professionalità hanno permesso a questa opera di vedere la luce e la pubblicazione in meno di due anni di lavoro. A loro ed a tutti i componenti della Task Force va il mio orgoglioso e caloroso ringraziamento per il grande e disponibile spirito associativo dimostrato per AIAC.
AIAC è una grande Società Scientifica italiana che vanta più di 1200 soci che operano in oltre 400 centri cardiologici di aritmologia diffusi capillarmente su tutto il territorio nazionale. Essa rappresenta la referente unica del mondo dell’Aritmologia per la Federazione Italiana di Cardiologia (FIC) di cui fa parte, per la Società Europea di Cardiologia e per le Istituzioni sanitarie nazionali interessate alle problematiche organizzative ed assistenziali coinvolgenti la sfera aritmologica.
Ci auguriamo che queste nostre linee guida sulla FA possano rappresentare un utile strumento di lavoro per gli Aritmologi, per la Collettività Medica, per i Decisori Pubblici a tutti i livelli, per gli Amministratori della Sanità, e per tutti coloro che collaborano all’assistenza e all’innovazione tecnologica sanitaria italiana favorendone la migliore fruizione da parte dei nostri pazienti.

Michele M. Gulizia
Past Presidente AIAC
Associazione Italiana di Aritmologia e Cardiostimolazione