La continuità assistenziale è elemento fondamentale per una corretta gestione dello scompenso cardiaco (SC), malattia cronica con riacutizzazioni più o meno frequenti, che richiede assistenza continua con livelli di complessità differenziati in tutto l’arco della sua evoluzione.
Per superare l’insufficiente comunicazione tra l’ospedale e il medico di medicina generale (MMG), la maggiore criticità nella continuità assistenziale al paziente con SC, è auspicabile che gli ambulatori dedicati organizzino congiuntamente con i MMG del territorio afferente, iniziative di confronto e formazione su indicatori e dati assistenziali rilevati localmente, per rivedere percorsi e risultati. Ruolo primario del MMG è la gestione autonoma dei pazienti clinicamente stabili, con controlli periodici focalizzati sul coinvolgimento attivo del paziente, il costante adeguamento della terapia in termini di tipo e dosaggio di farmaci, la verifica della stabilità clinica e l’identificazione precoce di peggioramento della malattia e delle sue cause. Il miglioramento tecnologico potrà essere di supporto al raggiungimento di adeguate forme di comunicazione nel follow-up ambulatoriale, che dovranno comunque prevedere per i pazienti affidati/riaffidati al medico curante informazioni esaurienti con le caratteristiche qualitative della lettera di dimissione. La sistematizzazione delle esperienze di collaborazione adattate alle realtà locali sarà obiettivo chiave delle attività della rete degli ambulatori dedicati nei prossimi anni.