Le malattie dell’aorta toracica rappresentano un gruppo di malattie altamente evolutive, talvolta ad esordio acuto. Il rischio di rottura per un aneurisma è del 16% a 5 anni per un diametro compreso tra 4 e 5.9 cm, ma è del 31% per un aneurisma con diametro ≥6 cm. L’alternativa alla chirurgia, rappresentata dal trattamento endovascolare, è stata un’innovazione terapeutica di grande interesse, in primo luogo per la ridotta invasività della procedura che consente il trattamento anche di pazienti ad alto rischio chirurgico. Sebbene quasi tutte le patologie dell’aorta discendente toracica, acute o croniche, possano essere potenzialmente trattate con endoprotesi, l’imaging vascolare risulta di cruciale importanza nel valutare l’eleggibilità del paziente, nel selezionare l’endoprotesi più adatta all’anatomia e nel pianificare l’intervento. I risultati a breve e medio termine delle esperienze pubblicate sono incoraggianti, ma sono necessari risultati a lungo termine per valutare definitivamente la durabilità del materiale protesico ed il miglioramento della sopravvivenza dei pazienti. La scelta tra riparazione chirurgica ed endovascolare dell’aneurisma dell’aorta toracica deve quindi tener conto di molteplici fattori che includono le condizioni cliniche e le comorbilità, la situazione anatomica, l’affidabilità dei materiali ed infine, ultima non certo per importanza, l’esperienza del centro.