Un numero sempre crescente di pazienti viene sottoposto ogni anno a procedure diagnostiche ed interventistiche cardiovascolari che richiedono la somministrazione di mezzo di contrasto e che, pertanto, possono causare una nefropatia da mezzo di contrasto (CIN). La rilevanza clinica della CIN non è solo determinata dalla disfunzione renale transitoria o, più raramente, permanente, ma dalle sue implicazioni cliniche e prognostiche. Questa complicanza si associa infatti ad un rilevante aumento delle complicanze cliniche e della mortalità per cause cardiovascolari, sia a breve che a lungo termine. Data la mancanza di trattamenti efficaci per la CIN, l’unica possibile strategia è rappresentata dalla sua prevenzione. Nonostante in questi anni siano stati compiuti considerevoli progressi in termini di valutazione di nuove potenziali strategie preventive, sia farmacologiche che non farmacologiche, esistono ancora numerosi punti di incertezza sul tipo di protocolli da adottare, sulla loro applicabilità a pazienti con multipli fattori di rischio e/o comorbilità e sul loro possibile impatto sui principali endpoint clinici.
In questo articolo vengono presi in esame i principali fattori di rischio della CIN, le possibili implicazioni cliniche e le potenzialità delle strategie terapeutiche fin qui proposte, con particolare riferimento all’ambito della cardiologia interventistica.