L’embolia polmonare (EP) è frequente e gravata da una significativa mortalità, se non diagnosticata precocemente. La diagnosi di EP rappresenta tuttora una sfida, principalmente a causa della bassa specificità dei rilievi clinici che ne ostacola la diagnosi precoce. Fino a tempi recenti le strategie diagnostiche dell’EP prevedevano l’uso della scintigrafia polmonare, generalmente integrata in algoritmi che contemplavano il calcolo della probabilità clinica a priori e la determinazione del D-dimero. Tali modi di diagnosticare l’EP, soddisfacenti in diverse occasioni, hanno una serie di limitazioni, la maggiore delle quali è l’elevato tasso di esami non diagnostici. La diffusione della tomografia assiale computerizzata (TAC) ha rapidamente modificato le strategie diagnostiche esistenti diventando la metodica diagnostica di prima scelta per la diagnosi di EP. Inoltre, la TAC sta sperimentando un rapido aggiornamento tecnologico che delinea nuovi orizzonti nella diagnosi di EP. Ciononostante, anche la TAC ha una serie di limitazioni, che devono essere attentamente considerate per permettere al medico di scegliere la migliore strategia diagnostica per ogni singolo paziente. Questa rassegna analizza le evidenze disponibili sull’efficacia e sicurezza delle diverse strategie diagnostiche per l’EP, ne sottolinea pregi e difetti ed accenna alle future applicazioni diagnostiche per la diagnosi di EP ottenibili con la TAC.