Razionale. La rottura dell’aneurisma dell’aorta addominale è gravata da un’elevata mortalità. Lo studio dell’aorta addominale non rientra nella routine di un esame ecocardiografico; pur tuttavia, la patologia ben si presta ad uno screening rapido. Scopo di questo studio è stato valutare routinariamente, su pazienti consecutivi afferenti al nostro laboratorio di ecocardiografia, l’aorta addominale al termine di ogni esame ecocardiografico.
Materiali e metodi. Da marzo 2002 ad ottobre 2003, sono stati studiati 1202 pazienti di età > 40 anni. Dopo i primi 4 mesi sono stati reclutati solo pazienti ad alto rischio, maschi di età > 65 o < 65 anni e donne di età > 65 anni con almeno un fattore di rischio. È stato considerato aneurisma dell’aorta addominale una dilatazione localizzata del diametro aortico del 50% rispetto al calibro del vaso a monte e comunque > 30 mm. È stata valutata la fattibilità, l’accuratezza diagnostica, l’incidenza, la variabilità interosservatore, la correlazione con i fattori di rischio e il tempo medio aggiuntivo rispetto all’esame ecocardiografico tradizionale.
Risultati. Il diametro medio aortico è risultato di 19.08 ± 5.98 mm; la fattibilità dell’esame molto elevata (95.6%); sono stati scoperti 62 aneurismi e 20 dilatazioni aortiche localizzate (incidenza 5.6 e 1.7%, rispettivamente); l’incidenza è stata del 9.1% negli uomini e dell’1.6% nelle donne; l’analisi multivariata ha indicato come fattore di rischio indipendente il sesso maschile, l’età avanzata, la storia di vasculopatia. La concordanza tra osservatori è risultata eccellente, così come l’accuratezza diagnostica. Il tempo aggiuntivo medio è stato di 34 s.
Conclusioni. Alla luce di questi risultati, si ritiene che uno studio dell’aorta addominale per lo screening dell’aneurisma al termine di ogni esame ecocardiografico, in soggetti a rischio, sia semplice ed accurato, di basso costo e pertanto da inserire nella pratica ecocardiografica.