Razionale. Esistono diversi modelli in grado di valutare il rischio preoperatorio. Questi modelli tuttavia sono stati sviluppati in realtà geografiche ed in tempi diversi e non è noto se possano essere applicati con uguale precisione anche in contesti differenti.
Materiali e metodi. Sono stati esaminati i dati di tutta la popolazione adulta sottoposta ad intervento cardiochirurgico presso la Divisione di Cardiochirurgia dell’Istituto Cardiologico G.M. Lancisi di Ancona dal 1° gennaio 1999 al 31 dicembre 2001 e raccolti in un database computerizzato in modo contestuale al trattamento. Complessivamente l’analisi si è basata su 3111 pazienti (73% di sesso maschile, età media 65.2 ± 10.7 anni), sottoposti prevalentemente ad interventi di rivascolarizzazione miocardica isolata (bypass aortocoronarico, 1995 pazienti, 64%).
Risultati. La mortalità predetta per ogni singolo paziente è stata ottenuta dai modelli Society of Thoracic Surgeons (STS), EuroSCORE (ES) e Northern New England Cardiovascular Disease Study Group (NE). La mortalità osservata per gli interventi di bypass aortocoronarico è stata del 2.2% (43 pazienti); la mortalità predetta nello stesso gruppo di pazienti è stata di 1.9, 4.2 e 1.9% rispettivamente secondo i sistemi STS, ES e NE (rapporto mortalità osservata/mortalità predetta di 1.2, 0.5 e 1.2). Le curve ROC per i tre sistemi di stima sono risultate di 0.82, 0.78 e 0.77 rispettivamente per STS, NE ed ES.
Conclusioni. Tutti i sistemi analizzati hanno evidenziato un buon livello di accuratezza; tuttavia esiste una costante tendenza alla sovrastima per ES.