La capacità di esercizio è l’espressione dell’integrità e dello stato di efficienza del sistema cardiovascolare e dell’intero organismo. La sua valutazione si basa su prove ergometriche più o meno sofisticate ma in alcuni casi può essere semplicemente anamnestica. La capacità di esercizio ha un forte valore prognostico indipendente nel postinfarto miocardico, nell’angina instabile, nella cardiopatia ischemica cronica e nello scompenso cardiaco. Anche nel soggetto senza storia di cardiopatia la scarsa capacità fisica rappresenta un fattore di rischio per scarsa longevità. La capacità di esercizio è modificabile con l’allenamento, sia nel sedentario sano che nel cardiopatico maggiormente compromesso e l’aumento della capacità di esercizio è in grado di migliorare la prognosi.