Nello scompenso cardiaco cronico si è assistito ad una continua evoluzione dei paradigmi fisiopatologici (modello cardio-renale, vascolare, neurormonale) con conseguente cambiamento dell’approccio terapeutico. La migliore comprensione dei meccanismi di mantenimento dell’omeostasi circolatoria ha a sua volta generato nuovi cicli di studi che hanno evidenziato gli aspetti non solo sistemici, ma anche paracrini dei sistemi neurormonali e stimolato lo sviluppo di nuovi farmaci. L’analisi del percorso di sviluppo di un farmaco può in alcuni casi costituire un passo nella progressione delle conoscenze mediche. In questo senso l’aldosterone e lo spironolattone diventano un “caso” interessante che in questo lavoro viene analizzato attraverso le tappe fondamentali che hanno portato alla promozione dello spironolattone da diuretico a farmaco neurormonale e poi alla valorizzazione dei suoi effetti “centrali”.