L’endotelio ha un ruolo essenziale nell’omeostasi vascolare, regolando il tono vasomotore, la proliferazione delle cellule muscolari lisce, l’interazione dei leucociti e delle piastrine con la parete arteriosa, la trombosi e la fibrinolisi. Un’alterazione delle funzioni endoteliali è un evento chiave nelle fasi iniziali ed avanzate del processo aterosclerotico. L’introduzione di un metodo basato sull’ultrasonografia B-mode ad alta risoluzione ha consentito di valutare la funzione endoteliale in un gran numero di individui con fattori di rischio cardiovascolare tradizionali e non tradizionali. La tecnica ultrasonografica misura cambiamenti nel diametro dell’arteria brachiale, indotti da un incremento del flusso sanguigno (iperemia reattiva) e conseguentemente dello “shear stress”, che costituisce il principale stimolo per il rilascio di ossido nitrico da parte delle cellule endoteliali. La metodologia non è ancora perfetta. Attualmente, punti critici includono la definizione di “valori di normalità” e di protocolli standardizzati di scansione e lettura per ridurre la variabilità.