Razionale. Il prolasso mitralico aumenta il rischio di endocardite, insufficienza ventricolare sinistra, rottura di corde e morte improvvisa. L’indicazione chirurgica a correzione dell’insufficienza mitralica ad etiologia mixomatosa è ancora controversa.
Materiali e metodi. Dal gennaio 1990 al dicembre 1997 sono stati sottoposti a riparazione valvolare 217 pazienti affetti da insufficienza mitralica. Tra questi abbiamo preso in considerazione 121 pazienti, nei quali l’insufficienza mitralica era conseguente ad una patologia degenerativa, escludendo le forme associate a coronaropatia e/o valvulopatie post-endocarditiche. All’ingresso 8 pazienti erano in classe funzionale NYHA I, 14 in II, 81 in III e 18 in IV. Sotto il profilo ecocardiografico il prolasso del lembo posteriore è stato rilevato in 70 pazienti (57.8%), quello del lembo anteriore in 12 pazienti (9.9%), e quello di entrambi i lembi in 39 pazienti (32.3%). La riparazione del vizio mitralico è stata effettuata mediante le tecniche sviluppate da Carpentier.
Risultati. La mortalità operatoria registrata è stata dello 0.8%. Prima della dimissione, il controllo ecocardiografico ha dimostrato l’assenza di insufficienza mitralica residua in 64 pazienti (53.4%), insufficienza lieve in 49 pazienti (40.8%) e moderata in 7 casi (5.8%). Il follow-up medio è stato di 51.3 mesi (minimo 6 mesi massimo 107 mesi). Si sono verificati 6 decessi: 3 per cause cardiache e 3 per cause non cardiache. La sopravvivenza a 51.3 mesi è stata di 114 pazienti (95%). All’indagine ecocardiografica il grado dell’insufficienza mitralica residua è risultato minimo-assente in 107 pazienti, moderato in 4. In 3 casi, dopo l’intervento riparativo, si è resa necessaria una sostituzione valvolare mitralica.
Conclusioni. I risultati clinico-strumentali, derivanti dalla riparazione di mitrali insufficienti da malattia mixomatosa, incoraggiano una precoce indicazione chirurgica e l’adozione delle tecniche riparative proposte da Carpentier.