Una donna di 60 anni venne ricoverata per essere sottoposta a coronarografia in seguito alla comparsa di angina ingravescente accompagnata da dispnea. Dieci anni prima era stata sottoposta ad aneurismectomia apicale per gli esiti di un infarto miocardico da dissezione spontanea dell’arteria discendente anteriore. L’esame angiografico confermò la presenza di una dissezione lineare lunga del primo tratto dell’arteria discendente anteriore. L’ecografia intracoronarica evidenziò un doppio lume “a canna di fucile”, con il primo diagonale che originava dal falso lume. La dissezione venne trattata con angioplastica coronarica utilizzando la tecnica “kissing-stent”, con ricostruzione di un carrefour tra ramo principale e primo diagonale circa 1 cm a monte della biforcazione originale, preservando in tal modo l’integrità anatomo-funzionale dei due vasi. Dopo 5 mesi la paziente ricominciò ad accusare angina di tipo misto, con evidenza coronarografica di una severa ristenosi intrastent. Venne eseguita una re-angioplastica coronarica con buon risultato angiografico. A distanza di 4 mesi da quest’ultima procedura la paziente rimane asintomatica per angor.