Trattamento percutaneo di successo di una cardiopatia complessa in un sopravvissuto a carcinoma polmonare non a piccole cellule in stadio IV

Davide Bosi, Pierluigi Demola, Giulia Alberti, Sergio Musto D’Amore, Mario Larocca, Vincenzo Guiducci, Carmine Pinto, Alessandro Navazio, Luigi Tarantini

RIASSUNTO: La presenza di cancro metastatico rappresenta una condizione ad alto rischio per il trattamento di patologie cardiache che richiedono procedure chirurgiche o percutanee. Presentiamo il caso di un uomo di 58 anni con adenocarcinoma polmonare e metastasi renali sopravvissuto più di 3 anni dopo chemioterapia e immunoterapia, affetto da dispnea e dolore toracico al minimo sforzo dovuto ad una stenosi del 99% dell’arteria discendente anteriore associata a grave stenosi aortica in valvola bicuspide. Abbiamo trattato le lesioni cardiache in due fasi mediante angioplastica coronarica con impianto di stent medicato seguito da sostituzione protesica della valvola aortica percutanea. Le procedure hanno avuto successo con la risoluzione dei sintomi e il recupero della consueta capacità funzionale ECOG-PS 0-1 che persiste 24 mesi dopo le procedure cardiache. Questo caso dimostra che la collaborazione multidisciplinare tra oncologi e cardiologi con un approccio personalizzato centrato sul paziente consente di trattare con successo situazioni cliniche complesse nella categoria emergente dei pazienti che sopravvivono con cancro metastatico.