Utilizzo di PROMs (patient-reported outcome measures) e PREMs (patient-reported experience measures) in cardiologia: stato dell’arte e applicazioni per migliorare l’assistenza del paziente

Michela Barisone, Filippo Quattrone, Alberto Aimo, Anna Luce Damone, Francesca Pennucci, Michele Emdin, Claudio Passino, Sabina Nuti

Riassunto. L’integrazione degli esiti e delle esperienze riportati dai pazienti mediante strumenti PROMs e PREMs rappresenta un’evoluzione significativa nella qualità dell’assistenza e nella pratica clinica. Questo articolo esamina lo stato dell’arte e le esperienze applicative di tali strumenti, focalizzandosi sull’impatto sulla gestione delle malattie cardiovascolari. L’uso di PROMs e PREMs consente una valutazione più completa del benessere del paziente integrandosi con i tradizionali indicatori clinici. Un crescente numero di studi suggeriscono che la raccolta sistematica di questi dati può aiutare i medici a identificare meglio le esigenze individuali dei pazienti, migliorare la comunicazione medico-paziente e personalizzare le terapie. In forma aggregata, questi dati possono essere utilizzati per il miglioramento della qualità dei servizi. Questo articolo esplora le principali esperienze internazionali, a partire dall’attività svolta in questo ambito dalla Società Europea di Cardiologia, le sfide nell’implementazione di tali strumenti e discute le prospettive future per un’adozione più diffusa nella pratica clinica quotidiana. Si pone l’accento sulle attività svolte in Italia dalla Fondazione Toscana Gabriele Monasterio e dal Laboratorio Management e Sanità della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, sottolineando l’importanza di utilizzare strumenti validati, tecnologie appropriate e un cambiamento culturale per promuovere cure centrate sul paziente.