Lombardia CARe: i primi 10 anni del registro degli arresti cardiaci extraospedalieri della Regione Lombardia. Misurare per migliorare
Lombardia CARe: i primi 10 anni del registro degli arresti cardiaci extraospedalieri della Regione Lombardia. Misurare per migliorare
Enrico Baldi, Roberto Primi, Alessia Currao, Sara Bendotti, Sara Compagnoni, Silvia Miette Pontremoli, Clara Lopiano, Bianca Citterio, Alessandro Fasolino, Enrico Contri, Alessandra Palo, Gianluca Marconi, Luigi Oltrona Visconti, Leonardo De Luca, Simone Savastano
Riassunto. L’arresto cardiaco extraospedaliero è una delle cause principali di morte nei paesi industrializzati ed è gravato da una sopravvivenza purtroppo ancora molto bassa, spesso inferiore al 10%, e per questo rappresenta una vera e propria sfida. I registri degli arresti cardiaci si sono dimostrati strumenti essenziali per migliorare la sopravvivenza delle vittime di arresto cardiaco in quanto permettono di misurare il fenomeno e di conseguenza di poterne migliorare il trattamento. Dieci anni fa abbiamo iniziato la raccolta dati dalla Provincia di Pavia per poi estenderla alle province di Brescia, Como, Cremona, Lodi, Mantova e Varese con l’obiettivo di arrivare ad una copertura regionale. La raccolta sistematica ed automatica di dati ci ha permesso di monitorare numericamente e geograficamente molti aspetti del fenomeno arresto cardiaco, potendo così rispondere a molti quesiti offrendo evidenze che potranno portare al miglioramento del sistema e delle cure. Lo scopo di questa rassegna è quello di trasmettere le potenzialità di un registro regionale per far avvicinare la comunità cardiologica a questo tema in modo che possano nascere e crescere altri registri nella speranza di farli confluire in futuro in un registro nazionale.