Monitoraggio remoto in pazienti con scompenso cardiaco e disfunzione ventricolare: protocollo operativo della Cardiologia di Trieste
Monitoraggio remoto in pazienti con scompenso cardiaco e disfunzione ventricolare: protocollo operativo della Cardiologia di Trieste
Cosimo Carriere, Alberto Guarnaccia, Eva Del Mestre, Michele Lo Casto, Davide Maione, Francesca Piccinin, Massimo Zecchin, Marco Merlo, Gianfranco Sinagra
Riassunto. Lo scompenso cardiaco cronico è una patologia con crescente impatto epidemiologico, tra le prime cause di morbilità e mortalità, che spesso richiede complesse ed onerose gestioni ambulatoriali ed ospedaliere. I pazienti con scompenso cardiaco a ridotta funzione sistolica ventricolare sinistra, portatori di defibrillatori impiantabili con o senza funzione di resincronizzazione cardiaca, possono oggi contare su innovativi algoritmi di telemonitoraggio per predire anticipatamente riacutizzazioni di scompenso e favorire strategie di prevenzione e cura. Gli indici compositi generati da dispositivi Boston Scientific (HeartLogic™) Biotronik (HeartInsight) e Medtronic (TriageHF) mediante score multiparametrici e specifici avvisi segnalano con elevata sensibilità e specificità cambiamenti emodinamici in fase subclinica, spesso asintomatica, preludio ad instabilizzazioni acute. Questa rassegna propone un modello organizzativo mirato ad una gestione integrata e coordinata degli alert di scompenso tra l’ospedale (in particolare l’ambulatorio Pacemaker e dello Scompenso Cardiaco) e la rete cardiologica del territorio, secondo criteri diagnostici e terapeutici uniformi. Attraverso un protocollo gestionale, la nostra Cardiologia monitora i pazienti con scompenso cardiaco a funzione sistolica ridotta seguendo una flow-chart che partendo dall’alert e dal semplice contatto telefonico, categorizza i pazienti per rischio di eventi acuti. I pazienti stabili vengono monitorati da remoto per 2 settimane fino a risoluzione dell’avviso di scompenso, ma in presenza di persistenza dell’alert sono segnalati alla sezione Scompenso Cardiaco o alla Cardiologia del territorio per presa in carico. Ai pazienti in-alert con due o più segni/sintomi oggettivi di scompenso vengono forniti consigli educazionali, comportamentali e modificata la terapia in corso mantenendo un follow-up remoto a 15 giorni. Qualora l’alert persista a più di 2 settimane, il caso viene inoltrato alla sezione Scompenso Cardiaco per rivalutazione telefonica ed approfondimento con esami ematochimici comprensivi Dei livelli di NT-proBNP.