Dieci quesiti in tema di terapia ormonale sostitutiva e rischio cardiovascolare
Dieci quesiti in tema di terapia ormonale sostitutiva e rischio cardiovascolare
Vered Gil Ad, Stefania Angela Di Fusco, Maria Teresa Manes, Beatrice Scardovi, Daniela Pavan, Ivana Pariggiano, Massimo Iacoviello, Ilaria Battistoni, Manuela Benvenuto, Daniele Masarone, Alessandro Maloberti, Pier Luigi Temporelli, Roberta Rossini, Simona Giubilato, Italo Porto, Michela Pittaluga, Massimo Grimaldi, Giovanna Geraci, Furio Colivicchi, Fabrizio Oliva, a nome dell’Area Prevenzione Cardiovascolare, Area Cardiologia di Genere, Area Cardiorenale e Metabolica, Area Cronicità Cardiologica e Area Management & Qualità dell’Associazione Nazionale Medici Cardiologi Ospedalieri (ANMCO)
Riassunto. L’impatto della terapia ormonale sostitutiva (TOS) sull’apparato cardiovascolare (CV) nelle donne in menopausa è stato oggetto di un vivace dibattito per molti anni. Dopo una fase contrassegnata da un utilizzo restrittivo in seguito agli esiti dei primi trial randomizzati negli anni 2000, nel corso dell’ultimo decennio si è assistito ad una significativa rivalutazione dei rischi e dei benefici della terapia, soprattutto del rischio CV. Grazie a nuovi studi condotti su popolazioni più selezionate e a sottoanalisi dei precedenti trial, vi è oramai ampia evidenza riguardante l’alto profilo di sicurezza della TOS, e addirittura di protezione sul sistema CV per le donne giovani a basso profilo di rischio CV nella fase iniziale della menopausa. Queste evidenze sono state inserite in tutte le linee guida nazionali ed internazionali per la menopausa e, recentemente, anche in un documento di consenso della Società Europea di Cardiologia. Pertanto, il cardiologo assume un ruolo centrale nella valutazione del rischio e nel trattamento dei fattori di rischio CV modificabili durante la fase di transizione menopausale, periodo critico per le donne poiché associato a significativi cambiamenti nell’equilibrio glico-metabolico. Questo articolo riassume le attuali conoscenze sull’argomento e fornisce una guida pratica per la gestione cardiologica di tali pazienti.