Position paper ANMCO: Diagnosi e trattamento dello scompenso cardiaco a funzione sistolica preservata
Position paper ANMCO: Diagnosi e trattamento dello scompenso cardiaco a funzione sistolica preservata
Attilio Iacovoni, Alessandro Navazio, Leonardo De Luca, Mauro Gori, Marco Corda, Massimo Milli, Massimo Iacoviello, Andrea Di Lenarda, Giuseppe Di Tano, Marco Marini, Annamaria Iorio, Andrea Mortara, Gian Francesco Mureddu, Filippo Zilio, Cristina Chimenti, Manlio Gianni Cipriani, Michele Senni, Claudio Bilato, Massimo Di Marco, Giovanna Geraci, Vittorio Pascale, Carmine Riccio, Pietro Scicchitano, Emanuele Tizzani, Michele Massimo Gulizia, Federico Nardi, Domenico Gabrielli, Furio Colivicchi, Massimo Grimaldi, Fabrizio Oliva
Riassunto. L’insufficienza cardiaca è la principale causa cardiovascolare di ospedalizzazione con una prevalenza crescente, soprattutto nei pazienti anziani. Circa il 50% dei pazienti con insufficienza cardiaca ha una funzione ventricolare preservata, una forma di insufficienza cardiaca che, fino a pochi anni fa, era orfana di trattamenti farmacologici efficaci nel ridurre l’ospedalizzazione e la mortalità. Nuovi studi, che hanno testato l’uso delle gliflozine in pazienti con scompenso cardiaco con frazione di eiezione preservata (HFpEF), hanno dimostrato per la prima volta la loro efficacia nel modificare la storia naturale di questa forma insidiosa e frequente di insufficienza cardiaca. Pertanto, la diagnosi precoce di questi pazienti è fondamentale per fornire il trattamento migliore. Inoltre, la diagnosi è influenzata dalle comorbilità del paziente e alcuni pazienti con HFpEF presentano sintomi comuni ad altre malattie rare che, se non riconosciute, sviluppano una prognosi sfavorevole. Questo position paper si propone di fornire al medico uno strumento utile per la diagnosi e il trattamento dei pazienti con insufficienza cardiaca con funzione preservata, guidandolo verso il percorso diagnostico e terapeutico più appropriato.