La malattia cardiovascolare nel paziente adulto sopravvissuto al cancro: una nuova frontiera per la cardio-oncologia
La malattia cardiovascolare nel paziente adulto sopravvissuto al cancro: una nuova frontiera per la cardio-oncologia
Andrea Tedeschi, Maria Laura Canale, Alessandra Greco, Alessandro Inno, Marzia De Biasio, Stefano Oliva, Irma Bisceglia, Nicola Maurea, Luigi Tarantini, Daniela Aschieri, Carmine Riccio, Claudio Bilato, Giovanna Geraci, Alessandro Navazio, Furio Colivicchi, Massimo Grimaldi, Fabrizio Oliva, a nome dell’Area Cardioncologia ANMCO
Riassunto. Gli enormi progressi compiuti nelle ultime decadi nella diagnosi e nel trattamento delle malattie onco-ematologiche hanno portato ad un significativo aumento della sopravvivenza dei pazienti affetti e ad una crescita sostanziale della popolazione di sopravvissuti al cancro. Questi comprendono sia pazienti sopravvissuti con malattia attiva sia coloro che sono liberi dal cancro dopo il trattamento. Esistono forti evidenze che i sopravvissuti al cancro siano gravati da un maggior rischio di sviluppare malattie cardiovascolari rispetto alla popolazione generale e che il loro impatto prognostico possa superare quello determinato dal cancro stesso per alcuni. Le basi fisiopatologiche della relazione tra malattie cardiovascolari e cancro sono complesse e coinvolgono la condivisione di fattori di rischio modificabili e non modificabili, gli effetti di determinati trattamenti sul sistema cardiovascolare, oltre ai cambiamenti patogenetici imposti dal cancro, in cui l’infiammazione sembra svolgere un ruolo chiave. In questo contesto, è quindi essenziale sensibilizzare la comunità cardiologica su questo tema e rafforzare i programmi di follow-up cardiologico per questa popolazione ad alto rischio cardiovascolare.