I nuovi anticoagulanti orali: stato dell'arte

Antonella Scalera, Elena Ricciardi, Itala Ventre, Maurizio Petitto, Giovanni Di Minno

Riassunto. Nelle ultime decadi, la ricerca è stata indirizzata ad identificare nuove soluzioni in grado di risolvere i problemi legati all’uso degli farmaci anti-vitamina K (AVK) in pazienti che necessitano di anticoagulazione orale protratta. In questo ambito, si inseriscono i nuovi anticoagulanti orali diretti (NAO). Tali farmaci sono molto maneggevoli, in quanto non necessitano di continui monitoraggi di laboratorio e interagiscono solo poco con altri farmaci o cibo.
In questo articolo parleremo dell’utilizzo dei NAO nella pratica clinica, affinché siano utilizzati al meglio nella medicina “di tutti i giorni”. Differenze di età, di patologia di base, di rischio trombotico ed emorragico, di eventuali comorbilità e di utilizzo contemporaneo di più farmaci rendono infatti indispensabile personalizzare la terapia in base al singolo paziente. Saranno anche discussi i test di laboratorio utili per il monitoraggio e la valutazione quantitativa di questi farmaci in circolo, e si considererà anche quando in questi pazienti utilizzarli. Si discuterà anche del controllo degli episodi emorragici in corso di trattamento con NAO e sulle strategie atte a migliorare l’aderenza del paziente.