Ricordo di Antonio Montinaro (1950-2015)
Chi era Antonio Montinaro?
Si potrebbe rispondere a questa domanda ripercorrendo le innumerevoli e ambiziose tappe raggiunte da Antonio nel corso della sua carriera (ricordo, fra tutte, la creazione della struttura complessa di cardiologia interventistica ed emodinamica presso l’ospedale Vito Fazzi di Lecce, che egli ha diretto sino a qualche giorno prima della sua scomparsa) e già questo sarebbe sufficiente a rendere conto della straordinaria intelligenza, della competenza e dell’entusiasmo che ha contraddistinto l’operato dello scienziato. E tuttavia in queste poche righe vorrei non tanto (e non solo) celebrare lo scienziato, ma ricordare soprattutto l’uomo e il maestro.
Antonio Montinaro era una persona semplice, di grande umanità, amante del suo lavoro. Si dedicava alla cura dei malati, che considerava tutti speciali, ciascuno nella propria individualità e nei propri bisogni; per loro aveva sempre una parola, un gesto, un sorriso. Non è per caso, infatti, che Antonio Montinaro ha ricevuto nel 2012 il premio per “L’umanizzazione e le buone pratiche in Sanità”, istituito dal Tribunale dei Diritti del Malato.
La stima, la riconoscenza, la gratitudine di tutti i suoi pazienti – gente comune che, numerosissima e commossa, ha voluto rendergli l’ultimo saluto – sono la testimonianza tangibile di quello che Antonio Montinaro ha rappresentato come medico e come uomo nella comunità salentina. Con la sua generosità, con la sua umiltà e con la sua professionalità, Antonio è stato però anche un maestro e un esempio per tutti i suoi collaboratori, a cui ha offerto la possibilità di crescere, mettendo a disposizione – senza alcuna riserva – la sua esperienza e la sua competenza, contribuendo a formare una equipe di medici, infermieri e tecnici che, anche dopo la sua scomparsa, lavora con spirito di squadra cercando di dare concreta attuazione ai suoi insegnamenti.
Chi ha avuto il privilegio di conoscere Antonio Montinaro e di lavorare con lui non può esimersi dal testimoniare oggi le qualità non comuni di un uomo che – in maniera allo stesso tempo semplice e straordinaria – ha saputo interpretare, nella forma più elevata, il ruolo del medico dedito completamente alla sua missione, per il quale i successi professionali (e sono stati tanti) hanno rappresentato non una mera gratificazione personale, ma un punto di partenza da cui muovere, ogni volta, per raggiungere nuovi risultati da mettere a disposizione della collettività.
La sua opera resta d’esempio per le presenti e le future generazioni di medici.


Giuseppe Colonna
U.O. Emodinamica
Ospedale Vito Fazzi, Lecce


Ho avuto il privilegio di collaborare con Antonio per alcuni anni durante la mia presidenza della Società Italiana di Cardiologia Invasiva (SICI-GISI), ma soprattutto ho avuto l’onore di essergli amico potendo apprezzare le sue non comuni doti umane e professionali, quelle doti che hanno fatto di Lui una persona speciale: umile nella grandezza. Un fulgido esempio di cardiologo colto e competente che, spesso in silenzio, ha contribuito in modo efficace alla crescita della Cardiologia e in particolare alla nascita e sviluppo della Cardiologia Interventistica salentina perseguendo con tenacia, non senza difficoltà, il suo progetto professionale.
Antonio ha saputo coniugare la saggezza e l’umanità del medico tradizionale con il rigore scientifico e metodologico del cardiologo moderno. I risultati parlano per lui. Persona leale, giusta e onesta, decisa e riservata, ha dedicato ai suoi malati gli anni più belli della sua vita e tutte le sue risorse fisiche e intellettuali. Nella sua riservatezza e nel suo apparente silenzio si riusciva a leggere quanta profonda e umana solidarietà esistesse nel suo animo.
Anche quando il suo corpo ha cominciato a tradirlo, ha reagito con lucidità e dignità.
La sua eredità morale e professionale è un patrimonio prezioso e insieme una grande responsabilità soprattutto per i suoi collaboratori, chiamati a consolidare e sviluppare la sua opera.
Caro Antonio ci mancherai molto.


Leonardo Bolognese
Presidente Federazione Italiana di Cardiologia
Past Editor Giornale Italiano di Cardiologia