L’evoluzione del trattamento dell’ipercolesterolemia

Furio Colivicchi

U.O.C. Cardiologia Clinica e Riabilitativa, Presidio Ospedaliero San Filippo Neri, ASL Roma 1, Roma

Le linee guida della Società Europea di Cardiologia aggiornate nel 2019 hanno ulteriormente enfatizzato la necessità di ridurre drasticamente i livelli di colesterolo legato alle lipoproteine a bassa densità (C-LDL) al fine di ridimensionare il rischio di eventi cardiovascolari avversi1. È stato stimato che ridurre i livelli di C-LDL di 2 mmol/l (ovvero circa 77 mg/dl) in 5 anni in 10 000 pazienti permette di prevenire eventi cardiovascolari maggiori in 1000 individui che già hanno presentato un evento cardiovascolare maggiore2. Tuttavia, nonostante le raccomandazioni delle linee guida, i dati di “real world” continuano a porre in evidenza le difficoltà a raggiungere i target indicati3-5. L’analisi dei dati dello studio START (STable Coronary Artery Diseases RegisTry) mostra un raggiungimento subottimale dei valori target di C-LDL nei pazienti a rischio cardiovascolare molto alto: valori di C-LDL <70 mg/dl sono ottenuti solo nel 58.1% dei pazienti, mentre solo il 3.2% raggiunge concentrazioni sieriche <55 mg/dl6. Questo risultato sembra essere correlato anche ai potenziali eventi avversi legati alle statine (mialgie, dolori articolari, astenia, ecc.) che possono manifestarsi in 50-100 casi ogni 10 000 pazienti trattati per 5 anni2.

Ne consegue un sottoutilizzo dei farmaci ipolipemizzanti in pazienti ad alto rischio, con gravi ripercussioni sulla sopravvivenza e la qualità di vita degli stessi7.

La necessità, dunque, di implementare il trattamento ipolipemizzante con farmaci innovativi, capaci di ridimensionare eventi avversi e indesiderati o di affiancarsi ai “vecchi” presidi farmacologici al fine di poter raggiungere i target indicati dalle linee guida internazionali, rappresenta una sfida importante per la ricerca scientifica e, di riflesso, per il clinico che deve includere i nuovi ritrovati nella pratica clinica per la cura del paziente.

L’acido bempedoico, cui è dedicato questo supplemento del Giornale Italiano di Cardiologia, è un nuovo inibitore della sintesi del colesterolo a livello epatico e rappresenta un’importante opzione terapeutica per la gestione dell’ipercolesterolemia8,9.

BIBLIOGRAFIA

1. Mach F, Baigent C, Catapano AL, et al. 2019 ESC/EAS Guidelines for the management of dyslipidaemias: lipid modification to reduce cardiovascular risk. Eur Heart J 2020;41:111-88.

2. Collins R, Reith C, Emberson J, et al. Interpretation of the evidence for the efficacy and safety of statin therapy. Lancet 2016;388:2532-61.

3. Kristensen MS, Green A, Nybo M, et al. Lipid-lowering therapy and low-density lipoprotein cholesterol goal attainment after acute coronary syndrome: a Danish population-based cohort study. BMC Cardiovasc Disord 2020;20:336.

4. Morieri ML, Avogaro A, Fadini GP; DARWIN-T2D Network of the Italian Diabetes Society. Cholesterol lowering therapies and achievement of targets for primary and secondary cardiovascular prevention in type 2 diabetes: unmet needs in a large population of outpatients at specialist clinics. Cardiovasc Diabetol 2020;19:190.

5. Colivicchi F, Di Fusco SA, Gulizia MM, et al.; EYESHOT Post-MI Investigators. Risk stratification and secondary prevention post-myocardial infarction: insights from the EYESHOT Post-MI study. J Cardiovasc Med (Hagerstown) 2020 Oct 29. doi: 10.2459/JCM.0000000000001132 [Epub ahead of print].

6. De Luca L, Arca M, Temporelli PL, et al. Current lipid lowering treatment and attainment of LDL targets recommended by ESC/EAS guidelines in very high-risk patients with established atherosclerotic cardiovascular disease: insights from the START registry. Int J Cardiol 2020;316:229-35.

7. Cannon CP, de Lemos JA, Rosenson RS, et al. Getting to an ImprOved Understanding of Low-Density Lipoprotein-Cholesterol and Dyslipidemia Management (GOULD): methods and baseline data of a registry of high cardiovascular risk patients in the United States. Am Heart J 2020;219:70-7.

8. Colivicchi F, Di Fusco SA, Scicchitano P, et al. Updated clinical evidence and place in therapy of bempedoic acid for hypercholesterolemia: ANMCO position paper. J Cardiovasc Med (Hagerstown) 2021;22:162-71.

9. Colivicchi F, Di Fusco SA, Gabrielli D. Acido bempedoico: una nuova opportunità terapeutica per la cura dell’ipercolesterolemia. G Ital Cardiol 2021;22:301-10.