Lettera all’Editor.

Abbiamo letto e apprezzato l’articolo di Picchio et al. sul Giornale di novembre 2021 che celebra 50 anni di cardiologia pediatrica in Italia. La competenza e la completezza degli autori sono del tutto evidenti.

Spiace peraltro qualche lacuna riguardo alla ricostruzione delle Istituzioni e dei pionieri che hanno contribuito alla nascita ed alla crescita della cardiologia pediatrica in Italia. L’Italia nel caso specifico non si è fermata a Roma. Il menzionato e rimpianto Prof. Marsico di Napoli ha realizzato in campo universitario/ospedaliero una realtà leader negli anni ’80. E ancora più a Sud, a Palermo, dove la natalità era più elevata e con essa l’incidenza di cardiopatie congenite, il Prof. Velio Sperandeo all’Ospedale Casa del Sole, già nei secondi anni ’70, ha creato un’equipe che, pur in assenza di cardiochirurgia, ha potuto fornire la dovuta assistenza a centinaia di piccoli cardiopatici, consentendone in non pochi casi la sopravvivenza fino al trasferimento in cardiochirurgia.

Nel contesto di una linea editoriale improntata alla celebrazione dei 50 anni dei diversi aspetti della Cardiologia, ci premeva sottolineare questa importante esperienza tralasciata dagli autori, ma comunque testimoniante gli sforzi appassionati, pionieristici e salvavita che in un’epoca remota hanno contribuito a sollevare le sorti del sempre bistrattato popolo del Sud.

Daniele Pieri* , Salvatore Pipitone, Antonio Rubino, Roberto Grillo (in memoriam)

Palermo

*e-mail: danielepieri1950@gmail.com