Quando l’ECG nasconde molto più di quello che appare

Angelo Melpignano1, Stefano Clò1, Giorgia Azzolini1, Francesco Vitali2

1U.O. Cardiologia, Azienda Ospedaliero-Universitaria di Ferrara, Cona (FE)
2Cattedra di Cardiologia, Università degli Studi, Ferrara

Diagnosi ECG?

1. Preeccitazione ventricolare da via parasettale destra

2. Pregresso infarto antero-settale con evoluzione aneurismatica

3. Segni di ipertrofia con sovraccarico ventricolare sinistro come da possibile scompenso cardiaco (triade di Goldberger)

4. Cardiomiopatia ipertrofica sarcomerica ad espressione apicale o sindrome di Yamaguchi

Descrizione del caso

Paziente maschio di 42 anni, giungeva in Pronto Soccorso per dispnea per sforzi minimi comparsa da alcuni mesi. All’esame obiettivo: segni di congestione polmonare, edemi declivi degli arti inferiori e turgore giugulare. All’ecocardiogramma: ventricolo sinistro dilatato, diffusamente ipocinetico con frazione di eiezione severamente ridotta (20%); insufficienza mitralica moderata. Allo studio coronarografico: coronarie epicardiche indenni.

Descrizione dell’ECG

Tachicardia sinusale 110 b/min, PR nei limiti (134 ms), segni di ingrandimento atriale sinistro, QRS con asse verticale e durata nei limiti (96 ms), bassi voltaggi nelle derivazioni periferiche, scarsa crescita dell’onda R nelle derivazioni precordiali, segni di ipertrofia ventricolare sinistra (presenza di voltaggi aumentati nelle precordiali sinistre che rispettano i criteri secondo Sokolov-Lyon) associati a lievi alterazioni della ripolarizzazione ventricolare con onde T negative/isodifasiche in sede infero-laterale, QT 360 ms, QTc secondo Fridericia 430 ms.




Discussione

L’ECG presenta tutti e tre i segni ECG caratterizzanti la triade di Goldberger: (1) SV1 o SV2 + RV5 o RV6 >35 mV; (2) scarsa crescita dell’onda R nelle derivazioni precordiali con R/S in V4 <1; (3) voltaggi nelle derivazioni precordiali <0.8 mV. I tre criteri riflettono fondamentalmente un aumento del volume ventricolare sinistro. La triade suggerisce, pertanto, la diagnosi di ipertrofia con sovraccarico ventricolare sinistro come da possibile scompenso cardiaco. La triade ECG descritta da Goldberger ha dimostrato avere bassa sensibilità, ma elevata specificità nell’identificare disfunzione ventricolare sinistra/scompenso cardiaco; inoltre, la presenza di tutti e tre i segni si associa con maggior frequenza a scarsa prognosi. Nel tracciato ECG proposto sono inoltre presenti altri segni ECG comuni alla cardiomiopatia dilatativa, come le alterazioni della ripolarizzazione ventricolare e segni indicativi di ingrandimento atriale sinistro. L’esclusione dell’eziologia ischemica in questo ECG potrebbe essere suggerita dall’elevato rapporto RV6/RI-RII-RIII e dall’assenza di onde Q.