FARMACI IN UNITÀ DI TERAPIA INTENSIVA CARDIOLOGICA

di Claudio Mario Ciampi e Mauro Gori

Roma: Il Pensiero Scientifico Editore; 2024.




L’approccio terapeutico al paziente con patologia cardiovascolare acuta richiede una competenza specialistica avanzata del personale sanitario che se ne prende cura e l’uso integrato di tutte le risorse disponibili all’interno delle unità di terapia intensiva cardiologica (UTIC), un ambiente nel quale sono stati fatti molti passi avanti soprattutto dal punto di vista tecnologico. La terapia farmacologica ha comunque mantenuto un ruolo chiave nel trattamento di questi pazienti e nella gestione ottimale dei supporti al circolo, avvalendosi a sua volta dei più sofisticati sistemi di monitoraggio clinico ed emodinamico oggi disponibili. Soprattutto nei centri di alta specializzazione e alto volume la condizione clinica critica impone decisioni rapide, familiarità con l’uso dei medicamenti e preparazione accurata delle soluzioni da infondere.

Gli autori del volumetto tascabile di recente pubblicazione “Farmaci in Unità di Terapia Intensiva Cardiologica” operano presso un Ospedale di Alta Specializzazione, dotato di una Cardiologia fortemente impegnata nella gestione dei pazienti con condizioni cardiovascolari avanzate, tra le quali sono sicuramente contemplate lo scompenso cardiaco terminale e la necessità di trapianto cardiaco, nonché di tutte le terapie più innovative nel campo dell’emergenza-urgenza. La loro lunga esperienza e la familiarità con decisioni impegnative che spesso si giocano su misure temporali dell’ordine di ore e minuti li ha portati a standardizzare il più possibile il procedimento di preparazione ed erogazione dei farmaci somministrati per via infusionale. La metodologia presentata vuole essere una garanzia di precisione dell’erogazione per ogni singolo paziente e anche un modo per uniformare la comunicazione tra tutte le figure professionali coinvolte, al fine di realizzare il massimo successo possibile del trattamento.

La prima parte della trattazione è dedicata ai farmaci vasoattivi: si affronta pertanto l’uso di amine, nitrato e nitroprussiato, per i quali si sottolinea l’opportunità di impiegare diluizioni “standard” sperimentate con successo per oltre 40 anni presso l’Ospedale Papa Giovanni XXIII.

Tuttavia, benché l’impiego dei farmaci vasoattivi sia decisamente prevalente all’interno delle UTIC, esistono numerosi altri preparati per i quali è richiesto un sapiente impiego di dosi e modalità di somministrazione, anche senza potersi giovare di quella standardizzazione suggerita per i farmaci più squisitamente vasoattivi. È stato quindi previsto, nella seconda metà del testo, un intero capitolo che si focalizza sugli “altri farmaci per le urgenze”, che a sua volta contribuisce ad offrire una panoramica completa di tutti i preparati che potrebbero essere necessari in fase acuta, dagli anticoagulanti/antiaggreganti e loro antagonisti (ove disponibili), ai prodotti per la sedazione, il controllo delle aritmie, le condizioni avanzate di insufficienza cardiaca che richiedono spesso la combinazione di vasodilatazione e inotropismo.

Come già detto, la guida vuole essere di uso pratico non solo per i cardiologi intensivisti ma anche per le varie professionalità che vengono a contatto con i pazienti in condizioni cardiovascolari critiche. Uno schema colore che si ripete farmaco dopo farmaco consente una rapida identificazione di sotto-capitoli come: indicazioni, controindicazioni, precauzioni, uso, dose e diluizioni. È invece volutamente limitato lo spazio dedicato all’effetto del principio attivo, senza approfondimenti troppo dettagliati di farmacocinetica o di fisiopatologia, per evitare dissertazioni scientifiche superflue in un volumetto che deve avere prima di tutto un utilizzo eminentemente pratico. Interessanti anche le osservazioni proposte nei commenti, alla fine della trattazione di ogni preparato: un modo semplice per dare suggerimenti concreti e richiamare l’attenzione dei lettori sui principi base del sistema di standardizzazione o sugli accorgimenti da mettere in atto per evitare tossicità o effetti indesiderati gravi.

Il volumetto si presenta aggiornato alle ultime pubblicazioni scientifiche e alle più recenti raccomandazioni terapeutiche della letteratura internazionale. La qualità del contenuto, unita alla veste editoriale e alla modalità di trasmissione delle informazioni, lo rendono accattivante, fruibile e assai prezioso nella “veloce” pratica clinica quotidiana tipica delle UTIC.

Maddalena Lettino

Dipartimento Cardio-Toraco-Vascolare

Fondazione IRCCS San Gerardo dei Tintori, Monza

e-mail: maddalena.lettino@hotmail.it