Appropriatezza dell'esame ecocardiografico e definizione delle classi di priorità: una proposta della Società Italiana di Ecografia Cardiovascolare
Uno dei compiti delle società scientifiche è quello di definire, attraverso l’elaborazione di documenti, le basi teoriche ed i percorsi più adeguati perché una metodica diagnostica o terapeutica mantenga uno standard qualitativo elevato. Nel caso dell’ecocardiografia compito della Società Italiana di Ecografia Cardiovascolare è quello di garantire l’esecuzione di esami ecocardiografici appropriati, completi, univoci, comprensibili e possibilmente utili nell’ambito clinico. È inoltre sempre più pressante la necessità di regolare l’accesso alla diagnostica ecocardiografica secondo criteri di priorità clinica, tenuto conto dell’enorme numero di pazienti in attesa di un primo esame ecocardiografico o di un esame di controllo.
Il documento proposto risponde alla necessità di implementare l’appropriatezza in ecocardiografia per lo studio e follow-up di patologie cardiovascolari. Esso ha inoltre l’obiettivo di governare la domanda secondo criteri clinici, tradotti in classi di priorità, ampiamente esplicitati dalle società scientifiche e dalle istituzioni di governo del sistema sanitario. Oltre alle patologie cardiovascolari, nel documento ne sono state considerate anche altre – come le vasculopatie periferiche, le nefropatie, la patologia oncologica, le connettivopatie e le endocrinopatie – non contemplate nelle linee guida cardiologiche, ma che richiedono un esame ecocardiografico. Anche per queste sono stati definiti i criteri di appropriatezza, di priorità clinica e follow-up, sulla base della letteratura.
In conclusione, questo lavoro crea i presupposti per garantire a tutti i cittadini tempi di accesso alle prestazioni sanitarie adeguati ai reali problemi clinici ed offre gli strumenti per affrontare in modo concreto il problema delle liste di attesa.