Le competenze cliniche del cardiologo di unità di terapia intensiva cardiologica: dalle esigenze pratiche ai progetti formativi
Sin dagli anni ’70 lo sviluppo delle unità coronariche ha dimostrato come una gestione specializzata dei pazienti con infarto miocardico acuto, prevalentemente focalizzata sulla diagnosi precoce ed il trattamento delle aritmie, determini una sensibile riduzione della morbilità e della mortalità rispetto a quanto osservato prima in ambiente internistico. Col passare degli anni, i trattamenti disponibili nelle unità coronariche sono notevolmente aumentati per rispondere ai diversi bisogni dei pazienti ricoverati. Nell’ultimo decennio, è anche incrementato il numero di pazienti, in gran parte anziani, con severe condizioni cliniche come sindromi coronariche acute, scompenso cardiaco acuto e avanzato, disturbi del ritmo cardiaco o severa disfunzione valvolare. Di conseguenza, oggi le unità di terapia intensiva cardiologica (UTIC) non sono esclusivamente dedicate alla cura dell’infarto miocardico acuto ma ad una ben più ampia varietà di severe condizioni cliniche, che richiedono trattamenti complessi, l’uso di dispositivi sempre più sofisticati e di un alto grado di competenze specifiche, spesso non possedute da tutti i cardiologi. Appare quindi chiara la necessità di specifici programmi di training sul trattamento intensivo delle patologie cardiache in UTIC. In questa rassegna descriviamo i programmi di training avanzato per cardiologi dell’UTIC proposti dalla Società Europea di Cardiologia e dall’Associazione Nazionale Medici Cardiologi Ospedalieri (ANMCO). L’obiettivo di entrambi i progetti è di migliorare le conoscenze e le competenze dei cardiologi che lavorano in UTIC sui trattamenti e le procedure correntemente utilizzati in questo contesto ed uniformare la qualità delle cure nelle UTIC.