Lo studio JUPITER: analisi critica dei risultati
Vengono analizzate le principali evidenze cliniche ottenute con le statine negli studi degli ultimi 15-20 anni. Esiste una correlazione lineare fra riduzione di LDL e incidenza di eventi cardiovascolari maggiori. In prevenzione primaria e secondaria le statine esplicano effetti importanti anche in soggetti normocolesterolemici con valori elevati di proteina C-reattiva ad alta sensibilità (hsPCR), un marcatore predittivo di eventi cardiovascolari. La somministrazione di statine nelle sindromi coronariche acute migliora significativamente la prognosi nei soggetti in cui la colesterolemia viene ridotta a valori <70 mg/dl e la hsPCR a valori <2 mg/l.
Questi risultati costituiscono il razionale dello studio JUPITER, un trial controllato randomizzato “globalizzato” condotto in doppio cieco con 20 mg di rosuvastatina in prevenzione primaria in 17 802 normocolesterolemici di entrambi i sessi in cui il rischio aumentato è definito dalla presenza di hsPCR >2 mg/l. Infarto miocardico, ictus, rivascolarizzazione arteriosa, ospedalizzazione per angina instabile e decessi per cause cardiovascolari hanno rappresentato l’endpoint primario combinato. La rosuvastatina ha ridotto la colesterolemia LDL del 50% e la hsPCR del 37%. Lo studio è stato interrotto dopo un follow-up mediano di 1.9 anni per riduzione significativa degli eventi cardiovascolari maggiori compresi nell’endpoint combinato nel gruppo randomizzato a rosuvastatina. Nel complesso i risultati indicano anche un’aderenza molto buona.
I pazienti inclusi nello studio sono frequenti nella pratica clinica perché rappresentano più di un quarto dei soggetti screenati, tra quelli che accedono ad un ambulatorio di cardiologia; l’età mediana di 66 anni è inferiore di 5-6 anni all’età dei soggetti ricoverati nelle unità di terapia intensiva cardiologica italiane per sindrome coronarica acuta e questi dati supportano l’utilità di instaurare un programma di prevenzione primaria con rosuvastatina in questo contesto clinico.
Le implicazioni pratiche e di programmazione sanitaria che vengono aperte da questo studio sono attualmente al vaglio delle società scientifiche e degli enti regolatori.