Strategie riperfusive nell'infarto miocardico acuto: cosa dicono i trial
L’efficacia della terapia riperfusiva, sia essa meccanica o farmacologica, nell’infarto miocardico acuto con sopraslivellamento del tratto ST (STEMI) è tempo-dipendente. La relazione risulta tanto più stretta quanto più ci si avvicina all’insorgenza dei sintomi ed è valida per la trombolisi entro le 6h e per l’angioplastica primaria sino almeno alla dodicesima ora. I benefici della riperfusione si traducono in un vantaggio sia in termini di miocardio salvato e conseguente funzione ventricolare sinistra, che in termini di qualità di vita e sopravvivenza a breve e lungo termine. Nonostante la mortalità e la morbilità post-STEMI si siano notevolmente ridotte negli ultimi 20 anni, vi è una continua necessità di revisione ed implementazione delle linee guida, soprattutto alla luce del fatto che la disparità tra la reale mortalità dei pazienti con STEMI delle comunità e quella riportata nei grandi trial randomizzati rimane sempre alta. Vengono di seguito riportate le più importanti indicazioni fornite dai grandi trial e dalle linee guida riguardanti le strategie riperfusive farmacologiche e non farmacologiche nei pazienti con STEMI.