Progetto PROVA E TRASPORTA: rete territoriale di teletrasmissione dell'elettrocardiogramma da postazioni fisse e ambulanze BLS. Utilità nella gestione della sindrome coronarica acuta con sopraslivellamento del tratto ST
Razionale. La trasmissione telematica dell’elettrocardiogramma (ECG) rappresenta un supporto sostanziale ad una migliore gestione territoriale della sindrome coronarica acuta, in particolar modo dei pazienti con sopraslivellamento persistente del tratto ST.
Materiali e metodi. Dal 1° gennaio 2003 è attivo, nell’ambito del Progetto PROVA E TRASPORTA, un sistema telematico di trasmissione dell’ECG basato su una rete di telefonia GSM, che mette in collegamento diretto quattro postazioni periferiche fisse (tre ospedali di I livello e una casa di ricovero) e nove postazioni mobili rappresentate da ambulanze BLS. Tale sistema è stato progettato per ottimizzare la gestione dei pazienti affetti da sindrome coronarica acuta.
Risultati. Dal 1° gennaio 2003 al 31 agosto 2005 sono stati teletrasmessi 2063 ECG, di cui 1525 (74%) da postazioni fisse e 538 (26%) da ambulanze BLS del Servizio 118 con un tempo medio di lettura e trasmissione del tracciato di 4.5 min. Dei 144 pazienti con segni di infarto miocardico acuto con sopraslivellamento persistente del tratto ST (STEMI) al tracciato teletrasmesso, 112 (78%) sono stati sottoposti a trattamento riperfusivo. Dal confronto con un’analoga popolazione di 258 pazienti con STEMI, provenienti dalle medesime postazioni periferiche nello stesso periodo di tempo, di cui non era stata ottenuta la teletrasmissione del tracciato, non sono emerse differenze significative in termini di sopravvivenza e percentuale di riperfusione, mentre sono risultati invece significativamente ridotti sia i tempi preospedalieri sia i tempi di trattamento riperfusivo, sia nei pazienti trattati con angioplastica primaria sia in quelli trombolisati.
Conclusioni. La trasmissione telematica dell’ECG, utilizzata nella gestione del paziente con infarto miocardico acuto, conferma la sua utilità nel ridurre i tempi decisionali pre- e intraospedalieri e nell’anticipare il trattamento riperfusivo del paziente con STEMI.