La chirurgia non trapiantologica dello scompenso cardiaco
Il trapianto cardiaco costituisce il gold standard per il trattamento dell’insufficienza cardiaca “end-stage”. La scarsità degli organi disponibili, tuttavia, rende tale opzione terapeutica realisticamente applicabile soltanto in un numero limitato di pazienti. Soluzioni alternative al trapianto, pertanto, sono state sviluppate o sensibilmente migliorate nel corso degli ultimi anni. La rivascolarizzazione miocardica, la ricostruzione del ventricolo sinistro, la chirurgia riparativa della valvola mitrale e l’ablazione chirurgica della fibrillazione atriale, rappresentano alcune delle possibilità offerte dalla cosiddetta “chirurgia convenzionale” allo scopo di migliorare l’aspettativa e la qualità di vita di tali pazienti. Tali strategie chirurgiche continuano nel loro processo di crescente diffusione grazie al perfezionamento delle tecniche ed al miglioramento dei risultati. La corretta selezione dei pazienti da sottoporre a queste terapie, tuttavia, resta uno dei momenti più importanti e complessi dell’intero percorso terapeutico descritto in questa breve trattazione. Trial prospettici e randomizzati, tuttora in corso, contribuiranno nel prossimo futuro a definirne con maggiore chiarezza indicazioni, risultati e limiti. Il presente lavoro, intenzionalmente orientato alla pratica clinica, si propone soltanto di fornire al lettore uno schema di riferimento di base flessibile ed aperto alla discussione.