Distribuzione del rischio cardiovascolare globale nella popolazione italiana: risultati dell'Osservatorio Epidemiologico Cardiovascolare
Razionale. Valutare le classi di rischio cardiovascolare a 10 anni utilizzando la carta del rischio, messa a punto recentemente dall’Istituto Superiore di Sanità, nella popolazione dell’Osservatorio Epidemiologico Cardiovascolare.
Materiali e metodi. 3745 uomini e 3664 donne di età compresa tra 40 e 69 anni sono stati suddivisi in cinque classi di rischio (< 5%; 5-10%; 10-15%; 15-20%; 20%) valutato considerando età, abitudine al fumo, storia di diabete, pressione arteriosa sistolica, colesterolemia e dopo aver escluso le persone già in trattamento con farmaci antipertensivi o ipocolesterolemizzanti o che avevano avuto un precedente evento cardiovascolare (1937 soggetti, di cui 955 uomini e 982 donne).
Risultati. La proporzione di popolazione attesa con rischio a 10 anni >/=20% è nulla o molto bassa nella fascia di età più giovane, aumenta nella fascia di età più elevata, raddoppia nei fumatori ed è decisamente più elevata nei diabetici. Negli uomini non diabetici tale proporzione varia tra il 3.4% nei non fumatori e il 5.6% nei fumatori. Nelle donne la situazione è migliore: tutte le donne a rischio elevato sono già in terapia farmacologica.
Conclusioni. La disponibilità dei dati dell’Osservatorio Epidemiologico Cardiovascolare ha permesso di stimare la proporzione attesa di persone con rischio a 10 anni >/=20%. All’impegno profuso verso le persone ad elevato rischio va associata un’intensa attività preventiva nei confronti delle persone da tenere sotto controllo con lo stile di vita, che in termini assoluti produrranno il maggior numero di eventi perché più numerose.