L'impatto economico della terapia di resincronizzazione in pazienti con scompenso cardiaco. Evidenze disponibili e valutazione del modello CRT-Eucomed per l'analisi del rapporto costo-efficacia
Diversi studi clinici randomizzati mostrano come la terapia di resincronizzazione cardiaca (CRT) in pazienti con scompenso moderato-severo aumenti la sopravvivenza, migliori la qualità della vita e riduca il ricorso ai ricoveri ospedalieri. L’elevato costo della tecnologia, sopportato dalle strutture sanitarie in un’unica soluzione al momento dell’impianto del dispositivo, pone inevitabilmente il problema della razionalità economica del suo utilizzo nel Servizio Sanitario Nazionale.
Il lavoro presenta una sintesi delle evidenze disponibili relative all’impatto della CRT sull’utilizzo di risorse ospedaliere e sulla qualità della vita dei pazienti e propone un modello di analisi per calcolare il costo incrementale per “quality adjusted life year” (QALY) guadagnato con l’impianto della CRT in pazienti con scompenso moderato-severo sottoposti a terapia medica ottimizzata. Il modello si basa sui dati di efficacia dei trial disponibili e su altri dati specifici della realtà italiana validati da un gruppo di lavoro Assobiomedica- Federazione Italiana di Cardiologia.
Il modello stima che per ogni paziente impiantato la CRT, rispetto alla sola terapia medica ottimizzata, comporti un costo incrementale per QALY pari a 63 225 € se tutti gli effetti (anni di vita guadagnati, miglioramento della qualità della vita, costi e risparmi indotti) si esauriscono nel primo anno e pari a 21 720 € se l’analisi si riferisce a 3 anni. Il modello mostra come la razionalità economica dell’utilizzo della CRT in questi pazienti dipenda dalla durata del beneficio associabile al trattamento: tanto più i benefici sanitari si protraggono nel tempo, tanto più infatti i costi iniziali sostenuti per l’acquisizione della tecnologia vengono ammortizzati e quindi giustificati sul piano economico. Per ottenere stime più precise del rapporto costi-utilità della CRT è pertanto opportuno stimare i suoi effetti nella pratica di routine sulla sopravvivenza, sulla qualità della vita dei pazienti e sui costi ospedalieri. Il modello è facilmente adattabile per essere utilizzato con nuovi dati e con evidenze provenienti da contesti specifici.