Marker bioumorali e disfunzione del ventricolo destro in corso di tromboembolia polmonare: risposta alla terapia trombolitica
Razionale. Dati recenti suggeriscono che il peptide natriuretico di tipo B (BNP) e la troponina I (TnI) sono utili marker di disfunzione ventricolare destra (RVD) e di iniziale danno miocardico nella tromboembolia polmonare (TEP). Lo scopo di questo studio è stato quello di valutare l’attivazione bioumorale e la funzione del ventricolo destro nei pazienti con TEP, prima e dopo terapia trombolitica.
Materiali e metodi. Abbiamo studiato 26 pazienti con TEP confermata scintigraficamente: 12 di loro con embolia polmonare massiva (EPM), 8 con embolia polmonare non massiva (EPNM) e RVD, 6 con EPNM senza RVD. Tutti i pazienti con EPM e 5 pazienti con EPNM-RVD hanno ricevuto terapia trombolitica (urochinasi o attivatore tissutale del plasminogeno ricombinante), gli altri hanno ricevuto trattamento con eparina. All’inizio e dopo trattamento farmacologico, i 26 pazienti sono stati sottoposti ad ecocardiogramma, a test ematochimici e a scintigrafia polmonare.
Risultati. I valori di BNP e TnI erano significativamente elevati nei pazienti con EPM (BNP p < 0.001 e TnI p < 0.005 vs EPNM) e nei pazienti con EPNMRVD (BNP p < 0.03 e TnI p < 0.02 vs EPNM) rispetto ai pazienti con EPNM. I pazienti con EPM ed i pazienti con EPNM-RVD mostravano simile disfunzione del ventricolo destro (p = NS). La trombolisi ha indotto riduzione significativa di BNP, TnI, pressione sistolica polmonare, sia nei pazienti con EPM (p < 0.001 vs base), sia nei pazienti con EPNM-RVD (BNP e TnI p < 0.05 e pressione sistolica polmonare p < 0.001 vs base).
Conclusioni. I nostri dati sostengono l’utilità di BNP e di TnI come marker di RVD nella TEP; focalizzano l’attenzione sui pazienti con EPNM-RVD ed elevati livelli di BNP e TnI in cui è necessaria una terapia più aggressiva come quella trombolitica; suggeriscono l’importanza dei marker bioumorali come indicatori dell’efficacia del trattamento trombolitico nei pazienti con TEP.