Impatto potenziale dello stent medicato nella pratica clinica siciliana: risultati di una "survey" multicentrica e di un'analisi costo-beneficio rispetto allo stent metallico
Razionale. In recenti trial lo stent medicato ha dimostrato di ridurre l’incidenza di restenosi rispetto allo stent metallico. Poiché però il suo costo è superiore rispetto a quello dello stent tradizionale, lo studio ha valutato l’impatto economico derivante dalla sua adozione nella pratica clinica siciliana.
Materiali e metodi. Tramite un modello decisionale, è stata realizzata una simulazione del percorso clinicoterapeutico e dell’assorbimento di risorse sanitarie entro 12 mesi dall’intervento iniziale per un case-mix di pazienti monovasali e multivasali sottoposti ad angioplastica con stent medicato o metallico. I dati clinici sono stati ricavati dalla letteratura e adattati alla realtà siciliana grazie ai risultati di una “survey” originale che ha raccolto, sulla base dei database di 7 laboratori siciliani, informazioni sulla tipologia dei pazienti trattati, sul numero medio di stent impiegati nelle diverse procedure e sulle modalità di trattamento delle restenosi intrastent.
Risultati. Rispetto allo stent metallico, la terapia con stent medicato consente di evitare mediamente 11.8 rivascolarizzazioni su 100 pazienti trattati nell’arco di 1 anno. Con la nuova terapia occorrerebbe sostenere un costo netto aggiuntivo per il trattamento annuale di ogni paziente pari a € 931. Il rapporto costo-beneficio è più favorevole per le tipologie di lesioni/pazienti in cui il rischio di restenosi è per natura più elevato e al contempo il numero di stent impiegati per procedura è più ridotto (diabetici e piccoli vasi).
Conclusioni. Lo studio fornisce uno spunto di riflessione per le strutture ospedaliere indicando, in condizioni di scarsità di risorse sanitarie, l’adozione di stent medicati in pazienti a maggior rischio di restenosi (diabetici e piccoli vasi) e l’utilizzo di stent metallici in popolazioni con più ridotto rischio di reintervento. Un mix di utilizzo di questo tipo consentirebbe di contenere il problema della scarsità di risorse sanitarie e di assicurare al contempo un’elevata qualità dei servizi offerti dai laboratori di emodinamica siciliani.