Riduzione dei tempi di esposizione radiologica durante procedure di ablazione transcatetere con l'uso di un nuovo sistema di navigazione intracardiaca basato sulla legge di Ohm
Razionale. I sistemi di mappaggio non fluoroscopico tridimensionali possono essere di grande aiuto nel guidare le procedure di ablazione transcatetere mediante radiofrequenza e nel ridurre l’esposizione radiologica. Recentemente è stato introdotto un nuovo sistema di navigazione intracardiaca basato sulla legge di Ohm che permette la visualizzazione di più elettrocateteri (LocaLisa, Medtronic, Minneapolis, MN, USA). Scopo del nostro studio è stato valutare l’efficacia del sistema LocaLisa nel ridurre i tempi di esposizione radiologica durante procedure di ablazione transcatetere mediante radiofrequenza rispetto al tradizionale approccio fluoroscopico.
Materiali e metodi. Centotrentasette pazienti consecutivi sono stati sottoposti ad ablazione transcatetere mediante radiofrequenza con l’ausilio del sistema LocaLisa, durante i primi 19 mesi di utilizzo nel nostro laboratorio di elettrofisiologia (ottobre 2001-aprile 2003): 46 per flutter atriale, 44 per tachicardia da rientro idionodale, 16 per tachicardia da rientro atrioventricolare mediata da via anomala, 14 per fibrillazione atriale, 11 per tachicardia atriale ectopica e 6 per modulazione del nodo atrioventricolare. Abbiamo confrontato i tempi di esposizione radiologica di questi pazienti con quelli degli ultimi 137 pazienti sottoposti ad ablazione transcatetere per la cura dello stesso tipo di aritmie, con analogo protocollo procedurale, mediante l’ausilio del tradizionale sistema fluoroscopico.
Risultati. I tempi medi di esposizione radiologica sono stati significativamente più brevi con l’ausilio del sistema LocaLisa rispetto all’approccio tradizionale fluoroscopico (16 ± 12 vs 34 ± 17 min; riduzione del 53%, p < 0.01) e questo dato si conferma per tutti tipi di aritmia. La riduzione è stata del 64% (da 39 ± 18 a 14 ± 12 min, p < 0.01) per il flutter atriale, del 42% (da 24 ± 10 a 14 ± 11 min, p < 0.01) per la tachicardia da rientro idionodale, del 30% (da 40 ± 14 a 28 ± 14 min, p = 0.02) per la tachicardia atrioventricolare da via anomala, del 57% (da 49 ± 12 a 21 ± 13 min, p < 0.01) per la fibrillazione atriale, del 50% (da 38 ± 12 a 19 ± 8 min, p < 0.01) per la tachicardia atriale ectopica e del 42% (da 12 ± 11 a 7 ± 5 min, p = NS) per la modulazione del nodo atrioventricolare. La riduzione dei tempi di esposizione radiologica è aumentata progressivamente nel tempo con l’aumento dell’esperienza nell’utilizzare il sistema di navigazione non fluoroscopico.
Conclusioni. L’utilizzo del sistema LocaLisa durante procedure di ablazione transcatetere mediante radiofrequenza ha ridotto in modo significativo i tempi medi di esposizione radiologica globale e per singolo tipo di aritmia. La riduzione dell’esposizione radiologica aumenta progressivamente nel tempo, dopo una breve fase di “learning curve”, acquisendo “familiarità” con l’utilizzo del sistema.