Passato, presente e futuro della brachiterapia intracoronarica
La brachiterapia intracoronarica è stata sviluppata come intervento aggiuntivo per la prevenzione e il trattamento della restenosi. Due tecnologie, una con stent radioattivi, l’altra con erogazione di radiazioni attraverso cateteri, sono state valutate in numerosi studi su animali e nell’uomo sia in lesioni coronariche de novo che restenotiche. In particolare, studi realizzati mediante ecografia intravascolare hanno portato ad una migliore conoscenza dei meccanismi d’azione della brachiterapia intracoronarica e delle sue complicanze. I risultati negativi ottenuti dagli studi clinici realizzati in pazienti con lesioni de novo ed i risultati promettenti ottenuti con gli stent ricoperti di farmaci antiproliferativi hanno portato ad un abbandono della brachiterapia intracoronarica in questo scenario clinico, mentre rimane ancora il mezzo terapeutico più efficace per il trattamento delle restenosi intrastent. In questo articolo si riassumono le basi della terapia radiante, i risultati degli studi clinici, la pratica clinica attuale e le prospettive future della brachiterapia intracoronarica.