L'angioplastica coronarica nella donna: fattori di rischio e differenze dell'anatomia coronarica legate al sesso valutate con ecografia intravascolare
Razionale. Scopo del nostro studio è stato quello di valutare la nostra esperienza nella rivascolarizzazione coronarica percutanea nei soggetti di sesso femminile, valutandone le caratteristiche basali e l’incidenza di restenosi coronarica a 6 mesi ed inoltre verificare eventuali differenze dell’anatomia coronarica nel sesso femminile.
Materiali e metodi. Abbiamo studiato retrospettivamente 1224 pazienti (244 donne, 980 uomini) sottoposti ad angioplastica coronarica (PTCA) elettiva; inoltre abbiamo studiato prospetticamente 60 uomini e 50 donne omogenei per età e caratteristiche cliniche che presentavano l’arteria discendente anteriore indenne da stenosi significative. Dei pazienti sottoposti a PTCA abbiamo analizzato retrospettivamente le caratteristiche cliniche ed angiografiche di base e la percentuale di restenosi coronarica clinica ad 1 mese. Tutti i pazienti, studiati prospetticamente, sono stati sottoposti ad ecografia intravascolare (IVUS) con ricostruzione tridimensionale ed angiografia coronarica quantitativa del tratto prossimale dell’arteria discendente anteriore. Abbiamo valutato: l’area luminale (LA), l’area vasale totale (VA) assolute e corrette per la superficie corporea ed inoltre il diametro luminale minimo (MLD), lo spessore medio-intimale (IMT) e il diametro esterno (EEMd).
Risultati. Le donne erano di età più avanzata e presentavano una maggiore incidenza di diabete mellito, ipercolesterolemia, malattia multivasale, lesioni aterosclerotiche più lunghe (15 ± 3 vs 12 ± 4 mm; p < 0.05) e un MLD post-procedura inferiore rispetto al sesso maschile (2.9 ± 0.4 vs 3.5 ± 0.6 mm; p < 0.05). Non sono emerse differenze significative tra i due sessi a carico della restenosi clinica (15 vs 11%; p = NS). I dati IVUS hanno mostrato che sia la VA che l’LA assolute erano minori nelle donne (VA 12.7 ± 3 vs 15.9 ± 3.3 mm2, p < 0.05; LA 9.9 ± 3 vs 12.9 ± 2.7 mm2, p < 0.005). Inoltre anche gli altri parametri valutati con l’IVUS risultavano significativamente minori nel sesso femminile (MLD 3.3 ± 0.6 vs 3.9 ± 0.5 mm, p < 0.05; EEMd 3.7 ± 0.6 vs 4.2 ± 0.4 mm, p < 0.005; IMT 0.29 ± 0.1 vs 0.4 ± 0.1 mm, p < 0.05). L’analisi angiografica quantitativa confermava i risultati IVUS (MLD 2.9 ± 0.6 vs 3.5 ± 0.8 mm, p < 0.05). Queste differenze non erano più significative dopo la correzione di questi dati per la superficie corporea.
Conclusioni. Le pazienti sottoposte a PTCA sembrano presentare caratteristiche demografiche, cliniche ed angiografiche peggiori rispetto ai pazienti di sesso maschile. L’arteria discendente anteriore mostra dimensioni significativamente ridotte nel sesso femminile; ciò sembra essere legato alle ridotte dimensioni corporee tipiche del sesso femminile.