La valutazione dell'appropriatezza della prescrizione dell'ecocardiogramma
Razionale. Obiettivo del presente studio è la valutazione dell’appropriatezza della prescrizione degli ecocardiogrammi eseguiti in pazienti ambulatoriali in 4 settimane in 21 centri cardiologici della Toscana e dell’Umbria.
Materiali e metodi. Sono stati raccolti i seguenti dati: l’appropriatezza della prescrizione (secondo le linee guida della Federazione Italiana di Cardiologia), il medico prescrivente (cardiologo vs non cardiologo), la diagnosi sintetica (normale vs patologico) e l’utilità clinica dell’esame (utile vs non utile).
Risultati. Sono state valutate 2848 richieste di prestazioni (popolazione: 1450 maschi, 1398 femmine; età media 62 anni, range 15-90 anni). Le richieste sono risultate di classe I (appropriate) nel 43.6%, di classe II (di dubbia appropriatezza) nel 36.8% e di classe III (inappropriate) nel 19.6% dei casi. L’esame ha rilevato risultati patologici nel 60.8% dei casi e, in particolare, nell’83.8% degli esami di classe I, nel 56.6% degli esami di classe II e nel 17.8% degli esami di classe III (p < 0.05). L’esame è stato considerato clinicamente utile nel 51.1% dei casi ed in particolare nel 78.9% degli esami di classe I, nel 39% degli esami di classe II e nel 12.1% degli esami di classe III (p < 0.05). I cardiologi hanno prescritto 856/2848 esami (30%). Le loro richieste sono risultate di classe I nel 58.8%, di classe II nel 29.8% e di classe III nell’11.4% dei casi contro il 37, 39.9 e 23.1% dei non cardiologi (p < 0.05). Il 74.3% degli esami prescritti dai cardiologi hanno dato risultati patologici rispetto al 55% degli esami prescritti da non cardiologi (odds ratio 2.45, intervallo di confidenza 95% 2.04-2.92; p < 0.05). Il 63.1% degli esami prescritti dai cardiologi è risultato utile rispetto al 46% (odds ratio 2.07, intervallo di confidenza 95% 1.75- 2.45; p < 0.05) degli esami prescritti dai non cardiologi.
Conclusioni. In Toscana e Umbria circa la metà delle richieste di ecocardiografia sono inappropriate; gli esami appropriati risultano più frequentemente patologici e clinicamente utili; gli esami prescritti dai cardiologi risultano significativamente più appropriati, patologici ed utili.