Tilt test e intolleranza ortostatica: anomalie nella risposta nervosa simpatica allo stimolo gravitazionale
In questo lavoro vengono descritte le differenti metodiche che consentono di valutare il profilo neurovegetativo nell’uomo durante uno stimolo gravitazionale. Inoltre, sono brevemente richiamati i vantaggi ed i limiti del tilt test come tecnica capace di riprodurre clinicamente l’intolleranza ortostatica occasionale. Infine, vengono schematicamente richiamati i principali meccanismi fisiopatologici che sono alla base della sincope vasovagale, dell’ipotensione ortostatica idiopatica e dell’intolleranza ortostatica cronica.
La registrazione diretta dell’attività nervosa simpatica dal nervo peroneale (MSNA), nonostante la sua natura invasiva, rappresenta la tecnica di riferimento per la valutazione dei cambiamenti della modulazione simpatica vascolare in risposta allo stimolo gravitazionale. La noradrenalina plasmatica aumenta durante l’assunzione della postura eretta per effetto di un incremento del rilascio netto sinaptico (spillover) e di una concomitante riduzione nell’eliminazione sistemica. I cambiamenti nella modulazione simpatica e vagale diretta al cuore durante tilt test possono essere quantificati con tecnica non invasiva mediante analisi spettrale della variabilità spontanea della frequenza cardiaca. Gli indici ottenuti, se calcolati contemporaneamente alla registrazione dell’MSNA, permettono di valutare possibili anomalie nella distribuzione regionale dell’attività nervosa simpatica al cuore o ai vasi arteriosi.
L’invecchiamento modifica notevolmente la capacità del tilt test di riprodurre eventi vasovagali o di indurre risposte “falso-positive”, suggerendo pertanto che i meccanismi etiopatogenetici delle sincopi neuromediate sono differenti tra i giovani rispetto agli individui più anziani.
Nei soggetti con sincopi vasovagali occasionali è stato dimostrato un incremento dell’attività nervosa simpatica diretta al cuore rispetto a coloro nei quali l’evento sincopale è ricorrente. Questi ultimi sono invece caratterizzati da una diminuzione di modulazione simpatica cardiaca e da un aumento di attività vagale. L’ipotensione ortostatica idiopatica è caratterizzata da una globale disautonomia che interessa sia il controllo nervoso simpatico (vascolare e cardiaco) che quello vagale diretto al cuore. Nell’intolleranza ortostatica cronica, la forma più frequente di disautonomia delle giovani donne, abbiamo descritto durante la postura eretta un’anomalia nella distribuzione dell’attività nervosa simpatica diretta al cuore rispetto a quella vascolare. Quest’ultima risulta infatti ridotta durante stimolo gravitazionale mentre l’attività simpatica cardiaca appare abnormemente aumentata.