la comunicazione tra medico e paziente con scompenso cardiaco cronico può aiutare ad ottenere gli obiettivi terapeutici. Come renderla efficace?
Nella gestione dello scompenso cardiaco cronico si sta consolidando il concetto che una comunicazione efficace con il paziente è un importante strumento del sistema di cura perché favorisce il conseguimento degli obiettivi terapeutici e garantisce la soddisfazione del paziente circa la qualità dell’assistenza sanitaria ricevuta. Le variazioni nei processi di comunicazione infatti influenzano in modo rilevante alcuni esiti nei comportamenti e negli atteggiamenti del paziente, quali l’attenersi alle prescrizioni terapeutiche, la comprensione e il ricordo delle informazioni ricevute, la soddisfazione circa la visita medica e una riduzione delle preoccupazioni. La capacità del paziente di cogestire la malattia può portare alla riduzione delle instabilizzazioni precipitate da fattori concomitanti prevenibili e quindi ridurre la morbilità e le riospedalizzazioni.
Costruire una competenza comunicativo-relazionale efficace diventa una meta importante da raggiungere e gli strumenti necessari non sono solo istintivi o frutto di esperienza ma possono essere insegnati ed appresi. In questo lavoro si vuole dare un contributo che, più che sottolineare gli aspetti teorici del processo comunicativo, vuole attraverso numerosi esempi tratti dalla pratica quotidiana di gestione del paziente, aiutare la riflessione e proporre modalità di intervento volte al miglioramento della relazione terapeutica cardiologo-paziente scompensato.