Riduzione potenziale dei costi per il Servizio Sanitario Nazionale mediante un servizio di telecardiologia dedicato ai medici di medicina generale
Razionale. L’utilizzo della telecardiologia come servizio dedicato ai medici di medicina generale sembra poter contribuire a migliorare l’efficienza diagnostica della loro attività quotidiana rivolta ai pazienti cardiopatici o con segni o sintomi di sottostante cardiopatia in modo da diminuire gli accessi alle strutture di Pronto Soccorso e le richieste di prestazioni specialistiche. Scopo dello studio è stato valutare la potenziale riduzione dei costi a carico del Servizio Sanitario Nazionale di un servizio di telecardiologia come supporto all’attività quotidiana dei medici di medicina generale (MMG).
Materiali e metodi. Centocinquanta medici di famiglia sono stati dotati di un elettrocardiografo portatile (Card-Guard 7100, Rehovot, Israele) in grado di trasferire per via transtelefonica con rete fissa o mobile un tracciato ECG a 12 derivazioni ad un centro servizi dove un cardiologo provvedeva ad interpretare il tracciato ed a fornire una consulenza interattiva. All’inizio della telefonata, il MMG rispondeva al quesito: “Quale azione avrebbe intrapreso senza il supporto del servizio di telecardiologia con quello specifico paziente?”. Le risposte possibili erano: “Nessuna azione”, “Invio in Pronto Soccorso”, “Visita specialistica cardiologica”, “Richiesta di prestazioni specialistiche”. Si è poi proceduto all’analisi dei costi generati dai MMG e dal servizio di telecardiologia.
Risultati. Sono state analizzate 891 chiamate consecutive che corrispondevano ad altrettanti pazienti (età media 59 ± 19 anni, 45.2% maschi). Il MMG non avrebbe intrapreso alcuna azione in 68 pazienti (7.6%), avrebbe inviato al Pronto Soccorso 106 pazienti (11.9%) ed avrebbe richiesto una visita specialistica cardiologica in 717 pazienti (80.5%); il cardiologo risponditore ha risolto le problematiche poste dal MMG in 657 (73.7%), ha inviato al Pronto Soccorso 56 pazienti (6.3%) ed ha richiesto ulteriori approfondimenti in 178 pazienti (20%). Vi è stata quindi una riduzione del 47% di invii in Pronto Soccorso (p < 0.001) e del 95% delle richieste di consulenza specialistica (p < 0.0001). L’analisi dei costi ha evidenziato un risparmio economico tra le due modalità che varia da un minimo di L. 22 760 000 ad un massimo di L. 140 060 000 su 891 chiamate.
Conclusioni. Il servizio di telecardiologia sembra ridurre in modo efficace i ricoveri ospedalieri e la richiesta di prestazioni ambulatoriali e quindi i costi per il Servizio Sanitario Nazionale.