Esperienza iniziale sull'impiego di ReoPro nell'angioplastica coronarica ad alto rischio in Italia: Registro Italiano sulle Condizioni d'uso di ReoPro Durante Angioplastica (R.I.CO.R.D.A.)
Razionale. Il Registro italiano sulle condizioni d’uso di abciximab (ReoPro) durante angioplastica coronarica (PTCA) è stato istituito con lo scopo di monitorizzare l’iniziale impiego di abciximab nel nostro paese, circoscrivendone l’indicazione alle situazioni ad elevato rischio ed includendo anche quei casi in cui il farmaco veniva somministrato in bailout per complicanze sopraggiunte durante la PTCA o nell’immediato decorso post-procedurale.
Materiali e metodi. Dal giugno 1996 al gennaio 1998 sono stati arruolati 359 pazienti sottoposti a PTCA su 443 lesioni in 24 centri. In 91/359 casi (25%) abciximab è stato somministrato in bailout e nei restanti casi in elezione, quale pretrattamento alla PTCA.
Risultati. L’incidenza di morte, bypass aortocoronarico d’urgenza, infarto Q e non Q esteso, piccoli infarti non Q ed ischemia ricorrente nei pazienti trattati con abciximab in elezione è risultata rispettivamente 1.9, 1.9, 2.6, 6.7 e 3.4%, mentre nel gruppo trattato con abciximab in bailout le stesse complicanze hanno avuto un’incidenza rispettivamente del 4.4 (p = NS), 3.3 (p = NS), 16.5 (p < 0.01), 16.5 (p < 0.01) e 12.1% (p < 0.01). La dose di eparina somministrata durante la procedura è stata notevolmente variabile, soprattutto nel corso dell’esperienza iniziale. Complessivamente, il 46% dei pazienti ha ricevuto una dose =5000 UI ed i restanti un dosaggio superiore, più frequentemente dell’ordine di 10 000 UI; questi ultimi pazienti hanno presentato una maggior incidenza di complicanze emorragiche (25 vs 10%, p < 0.01). L’incidenza di complicanze emorragiche è risultata circa doppia nei pazienti con abciximab in bailout rispetto a quelli con abciximab in elezione (29 vs 15%, p < 0.01), correlandosi con il dosaggio più alto di eparina somministrato nel primo gruppo (9253 ± 3341 vs 6649 ± 3156 UI, p < 0.01). Nell’intera popolazione, l’incidenza di trasfusioni si è attestata al 5.8%.
Conclusioni. I risultati del Registro forniscono un’indicazione sulle modalità di impiego di abciximab nei laboratori di emodinamica italiani. L’incidenza di eventi cardiaci e di complicanze emorragiche nei pazienti trattati con abciximab in elezione si allinea con quella dei principali trial internazionali. Nel gruppo trattato con abciximab in bailout si rileva una maggior incidenza di eventi cardiaci e di complicanze emorragiche.