La funzione diastolica del ventricolo sinistro e lo scompenso cardiaco a funzione sistolica conservata
L’ecocardiografia Doppler rappresenta la metodica strumentale di scelta per la valutazione della funzione diastolica in clinica. Con essa è possibile ottenere informazioni clinicamente rilevanti sul rilasciamento ventricolare, sulla compliance ventricolare, sulle pressioni di riempimento e sulla funzione atriale. Lo studio combinato del flusso transmitralico e delle vene polmonari dalla finestra ultrasonora apicale rappresenta il principale approccio attraverso cui ottenere le informazioni suddette nella pratica quotidiana. Infatti, l’integrazione dei tradizionali pattern di flusso transmitralico con i dati del flusso venoso polmonare ha permesso l’identificazione di vari pattern di riempimento ventricolare in cui sono individuabili le alterazioni dei principali determinanti della funzione diastolica. In questa presentazione, partendo dalla definizione di funzione diastolica, si sottolinea l’importanza (da noi già indicata in precedenti pubblicazioni) di una distinzione dei concetti di anormalità diastolica, disfunzione diastolica e di scompenso diastolico, come espressione di differenti e progressivi gradi di compromissione della funzione diastolica cui appropriatamente associare i dati Doppler per la loro utilizzazione clinica. In particolare si sottolinea che solo i segni di un aumento delle pressioni di riempimento identificano la presenza di una disfunzione diastolica. Lo scompenso diastolico, presente in circa il 30% dei pazienti con scompenso cardiaco ammessi in ospedale, si caratterizza per la presenza di disfunzione diastolica associata ai segni clinici di congestione venosa polmonare o sistemica. Un gruppo di lavoro della Società Europea di Cardiologia ha messo a punto recentemente i criteri clinici e strumentali invasivi e non invasivi per la diagnosi di scompenso cardiaco diastolico e ciò rappresenta il necessario riferimento per ulteriori progressi non solo nella diagnosi, ma soprattutto nella terapia di questa patologia. Ai fini pratici vengono qui riportati i criteri ecocardiografici elaborati da questo gruppo di lavoro per formulare la diagnosi corretta di scompenso cardiaco da disfunzione diastolica isolata. Viene infine suggerito un decalogo di indagini diastologiche che dovrebbero essere incluse nelle prestazioni effettuate dal laboratorio ecocardiografico di livello avanzato.