Nonostante l’ecocardiografia sia un metodica usata con grande frequenza nei pazienti con scompenso cardiaco cronico, a tutt’oggi non c’è un consenso esperto su come usare tale metodica per seguire i pazienti affetti da scompenso cardiaco cronico. In realtà serve uno sforzo “bidirezionale”: da un lato gli ecocardiografisti dovrebbero cercare di capire quali sono le informazioni necessarie al clinico per seguire meglio i suoi pazienti, dall’altro i clinici dovrebbero imparare ad interpretare al meglio i risultati dell’analisi ecocardiografica.