Razionale. La coesistenza di due contemporanee fonti di informazione dalle quali trarre dati relativi all’intervento di bypass aortocoronarico (BPAC) ha permesso di: 1) verificare la possibilità di produrre misurazioni di esito a partire da sistemi di raccolta dati correnti; 2) confrontare le valutazioni di prestazione che si sarebbero ottenute utilizzando le informazioni raccolte nel database clinico del Progetto BPAC rispetto a quelle derivabili dai sistemi informativi correnti.
Materiali e metodi. Gli interventi registrati nel Progetto BPAC sono stati “linkati” con il database amministrativo delle schede di dimissione ospedaliera (SDO). Sono stati considerati solo gli interventi appaiati (46% del totale Progetto BPAC). Si è quindi costituita una nuova e selezionata popolazione “scheda clinica-SDO”. Sono stati costruiti due modelli di aggiustamento del rischio utilizzando le informazioni desunte indipendentemente dai due diversi sistemi. Successivamente, le informazioni SDO sono state integrate con condizioni preoperatorie del paziente raccolte nello studio clinico. I modelli ricavati sono stati confrontati in termini di adattamento ai dati. È stato effettuato un confronto tra le strutture con prestazione significativamente diversa dalla media e identificate con i diversi modelli.
Risultati. Solo in 4 delle 13 strutture analizzate il risultato ottenuto con il modello SDO, pur non andando in contraddizione, non si sovrappone a quello ottenuto con il modello BPAC. Nel confronto dei parametri tra modello SDO e modello SDO + condizioni preoperatorie da Progetto BPAC si rileva un miglior adattamento ai dati del modello allargato.
Conclusioni. I risultati dimostrano che in questa popolazione “scheda clinica-SDO”, le conclusioni alle quali si sarebbe arrivati utilizzando il solo database BPAC sarebbero state sovrapponibili a quelle che si sarebbero raggiunte attraverso l’uso della sola fonte amministrativa. Viene, inoltre, confermata l’ipotesi per cui, con l’integrazione di alcune variabili cliniche alle informazioni contenute nei database amministrativi, i modelli utilizzati nelle procedure di aggiustamento del rischio sono migliori e la valutazione delle prestazioni ospedaliere più precise.