Le valvole cardiache ingegnerizzate rappresentano teoricamente il sostituto valvolare ideale: sono capaci di crescere e di modificarsi con l’individuo ricevente, manifestando una minima risposta immunologica e infiammatoria, ovvero limitando i rischi di tromboembolismo. Le cellule vitali incluse nel supporto delle valvole cardiache ingegnerizzate possiedono potenzialmente la capacità di crescere e svilupparsi come accade per le valvole native. Quest’ultimo aspetto assume particolare importanza in campo pediatrico dove le protesi attualmente disponibili non sono in grado di svilupparsi con i giovani pazienti, rendendo necessari talvolta, nel corso della vita, interventi plurimi. La possibilità quindi di ricreare una valvola cardiaca partendo da una matrice biologica o sintetica ricellularizzata con cellule del ricevente rappresenta una sfida che coinvolge molteplici campi scientifici.
Lo scopo di questa rassegna è stato di esporre le attuali evidenze riguardanti le valvole cardiache ingegnerizzate.