Razionale. I dati epidemiologici di letteratura sulla prevalenza dei fattori di rischio cardiovascolare e sul rischio cardiovascolare globale, derivano essenzialmente da studi condotti in area anglosassone. Tuttavia le caratteristiche delle popolazioni possono variare da un paese all’altro in ordine agli stili di vita e probabilmente alle caratteristiche genetiche di queste.
Materiali e metodi. Centosettanta medici di medicina generale hanno arruolato 3144 soggetti (1463 maschi e 1681 femmine) di età compresa tra 35 e 74 anni. I dati anamnestico-clinici ed ematochimici sono stati raccolti utilizzando un apposito software.
Risultati. I fumatori costituiscono il 22.7%, gli obesi il 12.8%, gli ipertesi il 39.2%, gli ipercolesterolemici il 25.5%, mentre i diabetici rappresentano il 5.5% del campione. Il rischio di sviluppare un evento nei successivi 10 anni è basso (< 5%) per il 35.4% dei soggetti reclutati, medio (5-9%) per il 31.1%, moderato (10- 19%) per il 24.9% e alto (>/=20%) per l’8.6% della popolazione considerata.
Conclusioni. A Verona circa 20 000 su 231 592 soggetti tra 35 e 74 anni presentano un rischio assoluto 20% di sviluppare un evento cardiovascolare maggiore nei prossimi 10 anni. Questo dato fornisce una base importante per programmare interventi preventivi, educazionali, terapeutici e di economia sanitaria.