Razionale. Lo strain rate (SR) è indice della contrattilità miocardica, capace di identificare segmenti ipocontrattili, indipendente dal movimento di segmenti adiacenti e di traslazione del cuore. La metodica è stata convalidata da studi sperimentali e clinici, tuttavia sono poche le analisi dettagliate e gli studi sul miocardio atriale. Obiettivo dello studio è stato valutare in maniera dettagliata lo SR longitudinale del miocardio atriale e ventricolare per ottenere dati di riferimento normali.
Materiali e metodi. Diciannove soggetti normali sono stati studiati mediante eco-Doppler tissutale; i valori di SR sono stati ottenuti da analisi off-line sulle immagini acquisite mediante software interno, con curved M-mode di setto e parete laterale del ventricolo sinistro e di setto e parete dell’atrio sinistro. Sono stati quindi calcolati i valori medi di SR nelle regioni distali, medie e basali ventricolari, basali e distali atriali.
Risultati. I valori di SR ventricolare presentano picco sistolico negativo, picco al rilasciamento isovolumetrico, due picchi positivi in riempimento rapido e uno in sistole atriale. I valori di SR sistolico sono minori e quelli del riempimento rapido più elevati ai segmenti distali. Gli eventi sistolici hanno una progressione dalla base all’apice, quelli diastolici hanno andamento opposto. I valori di SR dei segmenti atriali più vicini all’anulus hanno andamento simile a quelli ventricolari, mentre presentano andamento speculare nei segmenti più distanti. Dall’esame simultaneo dell’atrio e del ventricolo è stato possibile precisare la sequenza degli eventi sisto-diastolici nei vari segmenti.
Conclusioni. La metodica per ottenere lo SR è semiautomatica e obiettiva; l’acquisizione delle immagini con frame rate > 100/s identifica con accuratezza le componenti delle curve. L’analisi della successione degli eventi consente di valutare la sincronizzazione di contrazione, rilasciamento e compliance ventricolare e atriale.